Politica
Nomine Rai, è fatta. Ecco i nomi. Coletta RaiUno, Paterniti RaiNews

Resiste il grillino Carboni al Tg1, ma è solo il primo giro...
Nomine Rai, questa volta pare proprio che ci siamo. Secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti qualificate, tra oggi e domani l'amministratore delegato Fabrizio Salini è fortemente intenzionato a varare almeno il primo pacchetto di nomine. Giovedì è in agenda il consiglio di amministrazione della televisione di Stato e l'amministratore delegato è tenuto a comunicare le sue decisioni almeno 48 ore prima per consentire di visionare i curriculum.
La prima poltrona è quella della guida di RaiUno che, salvo colpi di scena, dovrebbe andare a Stefano Coletta (proveniente da RaiTre) al posto di Teresa De Santis. Per Coletta quasi certamente anche una direzione di genere, le nuove figure introdotte con il piano di riforma della Rai voluto proprio da Salini.
Potrebbe essere in stand-by, anche se ci sarebbe una forte pressione da parte di Pd e Italia Viva, l'arrivo di Mario Orfeo al Tg3.
Per la direzione di RaiDue - Carlo Freccero va in pensione - in pole position c'è Marcello Ciannamea, attuale direttore coordinamento editoriale palinsesti televisivi.
Altra nomina che attualmente viene data come possibile è quella di Giuseppina Paterniti alla guida di RaiNews, così come quella di Franco Di Mare ai vertici di RaiTre.
Per Antonio Di Bella si parla fortemente del ruolo di coordinamento delle news dei tg, anche se il suo vero obiettivo resta quello di diventare il corrispondente della Rai a Washington, anche e soprattutto in vista delle elezioni presidenziali Usa del 2020.
Francesco Giorgino, grazie anche all'appoggio un po' a sorpresa del M5S, potrebbe ottenere la guida della direzione approfondimenti.
Al momento resterebbe sulla sua poltrona di direttore del Tg1 Giuseppe Carboni, sostenuto dai 5 Stelle, anche se l'attacco di oggi dei renziani Michele Anzaldi e Luigi Marattin contro UnoMattina per l'intervista a Matteo Salvini, che chiama in causa anche lo stesso Carboni, dimostra come il pressing per sostituire il direttore del telegiornale dell'ammiraglia Rai sia molto forte.