Dossier choc sul debito pubblico: gli italiani a rischio patrimoniale - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Dossier choc sul debito pubblico: gli italiani a rischio patrimoniale

Lo studio di un gruppo di economisti della Luiss vicini a Draghi è un messaggio in codice a Renzi: cambia rotta altrimenti quando si chiuderà l' ombrello della Bce sarà lo Stato a subire il bail -in.

Un pizzino. «Matteo, in Europa stai facendo girare le balle a tutti. Metti sale in zucca! Tuo Mario». È questo il senso di Euro-zona, la responsabilità dell' Italia, un paper di sei pagine pubblicato dalla Scuola di politica economica europea della Luiss e firmato da nove economisti (Carlo Bastasin, Lorenzo Bini Smaghi, Franco Bruni, Marcello Messori, Stefano Micossi, Franco Passacantando, Fabrizio Saccomanni e Gianni Toniolo) dei quali alcuni vicinissimi al presidente della Bce, Mario Draghi, e altri contigui a quel milieu bocconiano che ha governato Palazzo Chigi fino al 2013. In pratica, si chiede al premier Matteo Renzi di mettere ordine nei conti pubblici anche attraverso una patrimoniale se necessario altrimenti il bail-in non lo subiranno le banche, ma tutto il debito pubblico della Repubblica.Inoltre, «manca un forte segnale di ripresa dell' azione riformatrice nel risanamento dei conti pubblici»: le clausole di salvaguardia (35 miliardi) dovrebbero essere neutralizzate con tagli di spesa. Bisogna evitare che la Ue possa aprire una procedura di infrazione per deficit eccessivo, perciò il premier dovrebbe mostrare - all' occorrenza - segnali di buona volontà come le privatizzazioni «tese a ridurre l' aumento nominale del debito». A questo, scrive il giornale, va aggiunta pure la patrimoniale nel testo descritta come «interventi di natura straordinaria che riducano il profilo del bilancio pubblico». Quando la Bce non potrà più aiutare l' Italia, tutto dovrà essere in ordine o, perlomeno, sembrarlo. Anche cambiando, all' uopo, il primo inquilino di Palazzo Chigi.