Palazzi & potere
Grillini come Berlusconi: più li attacchi più li rafforzi
Lui è un vecchio democristiano di lungo corso. Uno che se sei fortunato puoi incontrare in giro per il centro della capitale, tra piazza navona e il pantheon, tra il lungotevere e San Pietro. È uno che la sa lunga: "C'è chi pensa che eventuali avvisi di garanzia - o fatti anche peggiori -ai grillini sotto elezioni possano incidere sul loro consenso elettorale ma non è così; lo dicono anche i sondaggisti ma soprattutto lo dice l'elettorato grillino molto simile a quello berlusconiano e proprio come Berlusconi più viene attaccato e più si rafforza perché nell'essere attaccato l'elettore grillino trova la conferma della bontà dei propri ragionamenti, trova la conferma dell'essere antisistema e del sistema che li vuole, con ogni mezzo, abbattere (è questo che voleva dire la raggi quando parlava di '"uso dei manganelli"). I grillini, dunque, non faranno fatica a pensare, a torto o a ragione, che c'è qualcuno che li vuole fermare a un metro dal traguardo. E proprio per questo saranno ancora più forti e motivati". Così dice, e continua: "ma non è strano che dalle pagine dei grandi giornali siano improvvisamente sparite le notizie sulle grandi inchieste che tanto hanno infervorato gli animi negli ultimi mesi? E proprio da quando è cominciato il tanto auspicato "dialogo"? Tutto ciò è fisiologico o c'è un qualche "patto tra gentiluomini "? Magari una moratoria, un patto di non belligeranza almeno fino a ottobre?" Ah saperlo...