Palazzi & potere
Unioni Civili. Il premier punta ad approvare comunque la legge
Legge sulle unioni civili a rischio. Ieri Maria Elena Boschi ha sentito i parlamentari cattolici del Pd, spiega De Marchis su Repubblica, per spiegare il suo no e quello del premier alla mediazione sulla legge: "Con la maggioranza di governo non abbiamo la certezza dei numeri. E i 5stelle aspettano solo un nostro passo falso per far mancare i loro voti». È un rischio che il Pd non vuole correre, almeno fino all' ultimo minuto utile. Perché a Palazzo Chigi, dopo l' impegno pubblico di Matteo Renzi, sanno che «il Pd ha tutto da perdere e niente da guadagnare". E se salta l' adozione del figlio del partner osteggiata dai cattodem, poi può saltare tutto nel voto finale. Vale a dire: l' intera legge sulle unioni civili corre il pericolo di essere affossata con i voti contrari di Sel e grillini e quelli probabili di Ncd. I senatori 5stelle sono in agguato.
Non hanno presentato un solo emendamento al disegno di legge Cirinnà. Una buona notizia per il Pd se fosse compatto e non, al contrario, attraversato da molti problemi. Una pessima notizia, se è vero ciò che dice la Boschi, che i grillini aspettano una sola piccola modifica dai democratici per denunciare la retromarcia di Renzi e cominciare una serie di voti contrari. Uno scenario preoccupante a pochi mesi dalle amministrative. Il premier non si muove. Anche lui aspetta l' appuntamento di sabato per ascoltare quella piazza e misurarne le reazioni. L' equilibrio appare fragile, i numeri sono incerti.