Sanremo, guerra governo-vertici Rai. Cambi alle regole per cacciare Fuortes
La maggioranza aveva già pronto un emendamento al Milleproroghe: vuole prendere le chiavi di viale Mazzini
Dopo lo scontro su Sanremo il governo vuole allontanare Fuortes
Guerra totale tra il governo e i vertici della Rai dopo le furiose polemiche su Sanremo 2023. Come scrive la Stampa, "Lega e Fratelli d’Italia hanno una certa fretta di tirare le conclusioni: deve esserci un cambio alla guida della tv pubblica e il canone - alza il pressing Matteo Salvini - va rivisto. È il segno evidente, per gli uomini di Giorgia Meloni, che è arrivato il momento tanto atteso di prendere in mano le chiavi di viale Mazzini".
Ma, avvisa la Stampa, "la sostituzione dell’amministratore delegato e direttore generale, Carlo Fuortes, non è però così semplice. Il suo successore, per i regolamenti sulle nomine Rai, avrebbe infatti davanti a sé un mandato corto, cortissimo. Giusto il tempo di ricoprire l’incarico per quel che resta a Fuortes: circa un anno. Insomma, non avrebbe il tempo materiale di far arrivare quel cambio di rotta tanto atteso dalle destre. Per questo i Fratelli, con l’aiuto di Lega e Forza Italia, hanno intenzione di modificare quel regolamento, permettendo al sostituto di avere davanti a sé un mandato pieno, di quattro anni", scrive il quotidiano torinese.
Secondo la Stampa, "nei corridoi di Montecitorio era già pronto un emendamento da inserire nel decreto Milleproroghe, ora in discussione in Senato, ma alla fine è stato stoppato per evitare polemiche e scontri prima delle Regionali e di Sanremo. Ora però, con il Festival alle spalle, la voglia di superare questo ostacolo e mettere mano alla governance della Rai è ancora più forte. E non si aspetterà oltre".
Iscriviti alla newsletter