"Se la corda si tira troppo si spezza". Meloni chiede vertice urgente di cdx - Affaritaliani.it

Politica

"Se la corda si tira troppo si spezza". Meloni chiede vertice urgente di cdx

Salvini e Berlusconi contrari al summit. La coalizione è sempre più divisa su tutto, i tre leader non si vedono da gennaio. La Russa (Fdi) lancia un ultimatum

Cdx, Meloni isolata. Lega e Fi dicono no al summit per le Regionali

La tensione è salita alle stelle nella coalizione di centrodestra. I tre leader ormai non si vedono più da gennaio, la rottura c'è stata dopo la rielezione di Sergio Mattarella come presidente della Repubblica. La mossa ha di fatto unito Berlusconi e Salvini e isolato Giorgia Meloni. Al centro della lite adesso - si legge sulla Stampa - ci sono le elezioni amministrative. Si vota il 12 giugno, è l’ultimo vero appuntamento prima delle politiche del 2023 e la tensione è alta. Ma in Sicilia, anche quel poco che unisce si è spezzato. In gioco c’è il posto di sindaco di Palermo, ma soprattutto, in autunno, quello di presidente della Regione e qui che entrano in collisione i partiti. Secondo Giorgia Meloni le liti che sono scoppiate in Sicilia devono avere una soluzione nazionale, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi però non sembrano pensarla così, "decidono i siciliani", ripete da giorni il leader del Carroccio.

La telefonata di Berlusconi a Meloni di domenica scorsa - prosegue la Stampa - sembrava aver migliorato il clima, ma ha finito per aumentare le incomprensioni. Il Cavaliere, dopo aver ribadito che "uniti si vince e divisi si perde" ha auspicato incontri tra i partiti. Ma chi dovrebbe parteciparvi? Secondo Ignazio La Russa, che sta negoziando in prima persona nella vicenda siciliana, si tratterebbe di una video chiamata tra i leader da tenersi nelle prossime ore, "al massimo domani", dice il senatore di Fdi. "Se la corda si tira troppo, poi si spezza", dice La Russa, aggiungendo "non è Berlusconi a tirarla", alludendo ai dirigenti di Forza Italia. La difficoltà nell’organizzare il vertice non sta soltanto nella sfiducia reciproca, ma anche nella difficoltà oggettiva di trovare un accordo. Per il Comune di Palermo, Lega e Forza Italia hanno scelto di puntare su Francesco Cascio, senza l’ok di Fdi. Ma la vera partita si giocherà in autunno per la presidenza della Regione: Fratelli d’Italia vuole la riconferma di Nello Musumeci, che però non ha il sostegno degli altri partiti.

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