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Capello addio alla Russia, c'è l'accordo per la risoluzione





La Federcalcio russa ha rescisso "in modo consensuale" il contratto con Fabio Capello, tre anni prima della scadenza prevista dopo i mondiali che si disputeranno in Russia nel 2018. L'ufficialita' e' arrivata con un comunicato della federazione che non indica il successore del tecnico friulano, anche se i media danno per certa la nomina dell'allenatore del Cska Mosca, Leonid Slutski.
"La Federazione vuole sinceramente ringraziare Fabio Capello per il suo lavoro da ct e gli augura successo nella sua carriera futura", ha scritto la Rfu in una nota, "Capello, a sua volta, ringrazia la Rfu per l'aiuto e il sostegno sentito nel corso degli anni. Capello e' anche grato ai giocatori per aver lavorato insieme, e ai tifosi per il sostegno sincero".
Si e' concluso dunque un rapporto cominciato sotto i migliori auspici nel 2012 e che sarebbe dovuto concludersi nel 2018, con Capello al timone della Russia nel mondiale in casa. Il tecnico di Pieris era riuscito nella prima missione, ovvero portare la nazionale in Brasile, ma l'esperienza iridata e' stata deludente, con la squadra fuori nella fase a gironi.
Li' il rapporto ha cominciato seriamente a incrinarsi, complici anche i ritardi nei pagamenti dello stipendio da sette milioni di euro l'anno (piu' bonus) dell'allenatore, fino all'intervento provvidenziale del magnate Usmanov. Blindato da un ricco rinnovo fino al 2018, Capello e' stato cosi' confermato per le qualificazioni a Euro2016 ma il ko di inizio giugno con l'Austria, che ha messo decisamente in salita la strada della Russia verso gli Europei - appena 8 punti, di cui 3 a tavolino, in sei partite, - ha fatto precipitare la situazione fino all'accordo per la risoluzione: ognuno per la propria strada.