Consiglio Ue, ancora divisioni su migranti e frontiere - Affaritaliani.it

Affari Europei

Consiglio Ue, ancora divisioni su migranti e frontiere

I leader Ue chiedono di decidere velocemente su come dividere l’onere dei 3 miliardi destinati alla Turchia e parlano di prendere una decisione sulla guardia costiera europea nei prossimi 6 mesi. Ma sul punto della nuova Agenzia che dovrebbe sostituire Frontex ci sono molte divisioni. Nel frattempo Renzi attacca duramente l'Europa a guida tedesca e contesta la procedura di infrazione.

I SOLDI ALLA TURCHIA - I rappresentanti diplomatici dei Ventotto paesi Ue devono "concludere rapidamente il lavoro su come mobilitare i 3 miliardi di euro per il fondo rifugiati della Turchia": è quanto hanno stabilito i capi di Stato e di governo nella prima sessione del Consiglio europeo sull'immigrazione. Fra le cose che le istituzioni Ue e gli stati "devono" fare "urgentemente" c'è infatti l'attuazione e la realizzazione operativa dell'accordo Ue-Turchia del 29 novembre e del piano di azione Ue-Turchia", e in questo contesto si chiede al Coreper una rapida decisione sui 3 miliardi per aiutare la Turchia a gestire i rifugiati (circa 2,2 milioni, in gran parte siriani) che si trovano sul suo territorio.

CONTROLLO DELLE FRONTIERE - Nessuna intesa nemmeno definitiva nemmeno sull'importante novità della guardia costiera europea proposta dalla Commissione Europea e sponsorizzata negli scorsi giorni da Juncker. Se ne parlerà “sotto la presidenza olandese”, ovvero entro il primo semestre del 2016. Il progetto dell’esecutivo Ue, secondo Juncker “ha trovato accoglienza largamente favorevole tra i leader” ma resta da vedere se davvero ci sarà accordo sul punto più controverso del piano e cioè la possibilità che la nuova Agenzia possa intervenire in uno Stato membro anche contro la sua volontà.

REVISIONE DEL TRATTATO DI DUBLINO - La Commissione europea intende presentare la proposta di revisione del regolamento di Dublino sul diritto di asilo "entro la prima metà del 2016". Lo ha detto il presidente dell'esecutivo comunitario, Jean-Claude Juncker, nella conferenza stampa che segue il primo giorno di lavori del vertice dei capi di Stato e di governo dei Paesi Ue. Sull'immigrazione, ha aggiunto, "sono contento di vedere il richiamo alla rapidita' d'azione, perche' ci sono ritardi nel'attuazione delle decisioni prese".

RENZI ATTACCA LA MERKEL - L'affondo del premier è andato in scena nel prevertice del Pse, cui Renzi stavolta ha deciso di partecipare. Proprio mentre Angela Merkel era impegnata nell'analogo incontro dei popolari. "Ci sono un partito e un leader che controllano l'Europa in modo inaccettabile", è stato il discorso del presidente del Consiglio. Che poi è tornato a definire "surreale" l'apertura di una procedura d'infrazione contro l'Italia per la vicenda della registrazione dei profughi. La procedura di infrazione sulle impronte digitali dei migranti non e' il solo punto del rapporto con l'Unione europea di cui il governo è scontento. Alla riunione pre-vertice dei leader europei socialdemocratici, Renzi ha sollevato la questione della forte influenza della Germania sulle istituzioni Ue. Secondo quanto hanno riferito fonti Pse, Renzi avrebbe chiesto sostegno ai colleghi per un contrasto collettivo a tale influenza, in particolare sul tema dell'ampliamento del gasdotto North Stream, voluto dalla Germania e contrastato da una serie di altri paesi fra cui l'Italia.