Selmayrgate, Europarlamento a Juncker:"Minata credibilità Ue, rivedere nomina" - Affaritaliani.it

Affari Europei

Selmayrgate, Europarlamento a Juncker:"Minata credibilità Ue, rivedere nomina"

Selmayrgate, Europarlamento chiede alla Commissione di rivedere la nomina ma Juncker dice no

Ue, Europarlamento chiede di rivedere la nomina di Selmayr 

Il Parlamento europeo con una risoluzione adottata a larga maggioranza ha duramente criticato la nomina dell'ex capo-gabinetto di Jean-Claude Juncker, il tedesco Martin Selmayr, a Segretario generale della Commissione Ue. "La nomina in due fasi del Segretario generale potrebbe essere considerata un colpo di Stato che ha forzato e forse anche oltrepassato i limiti previsti dalla legge", dice il testo approvato.    I deputati hanno condannato il fatto che le modalita' della nomina di Selmayr abbiano suscitato "irritazione e disapprovazione generalizzate nell'opinione pubblica". Secondo l'Europarlamento, la procedura seguita "mette a rischio la reputazione non solo della Commissione europea ma di tutte le istituzioni dell'Ue". Con un emendamento approvato dalla plenaria, i deputati invitano esplicitamente l'esecutivo Juncker a compiere un atto di contrizione, riconoscendo che la nomina di Selmayr e il modo in cui e' stata comunicata "hanno inciso negativamente sulla sua reputazione". La risoluzione dell'Europarlamento contesta la versione della Commissione, secondo cui le regole sono state rispettate "religiosamente" nella nomina lampo di Selmayr. L'Europarlamento "non riesce a riscontrare alcuna 'situazione grave e urgente' (...) che giustifichi" la procedura seguita dalla Commissione per la nomina di Slemayr (la riassegnazione a norma dell'articolo 7 dello statuto senza pubblicazione del posto, ndr).

Europarlamento duro contro Juncker: "Minata la credibilità dell'Ue"

Un emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle che chiedeva le dimissioni immediate del Segretario generale della Commissione e' stato respinto. Ma i deputati europei hanno comunque chiesto di riaprire la procedura per consentire altre candidature. L'Europarlamento si dice "consapevole che del fatto che, a causa dei vincoli giuridici, in generale non e' possibile revocare un atto amministrativo favorevole, ma invita comunque la Commissione a riconsiderare la procedura di nomina del nuovo Segretario generale per dare ad altri possibili candidati all'interno dell'amministrazione pubblica europea l'opportunita' di candidarsi".    Il 21 febbraio scorso Martin Selmayr era stato nominato dal collegio dei commissari in pochi minuti prima vice-segretario generale e poi segretario generale. Juncker ha informato gli altri commissari della sua proposta di promuovere Selmayr solo al momento di prendere la decisione. Nel corso delle ultime settimane diversi commissari hanno ammesso di essere rimasti "sorpresi" dalla proposta avanzata da Juncker. Nella sua risoluzione, il Parlamento europeo esprime "delusione per il fatto che, a quanto sembra, non un solo commissario abbia messo in discussione questa nomina a sorpresa, chiesto il rinvio della decisione di nomina o sollecitato una discussione di principio sul ruolo del futuro Segretario generale della Commissione e sul modo in cui e' inteso tale ruolo". Secondo diversi osservatori, il caso Selmayr ha rivelato la debolezza di tutta la Commissione e del suo presidente Juncker che, nei fatti, hanno lasciato le responsabilita' di governo a un funzionario senza legittimita' democratica. L'Europarlamento ha contestato le tappe e le procedure che hanno permesso a Selmayr di scalare la gerarchia interna fino a occupare il posto piu' alto dell'amministrazione, in particolare grazie alla "estrema rapidita' della carriera del nuovo Segretario generale, il quale e' avanzato da AD6 a AD15 nel corso di un periodo di poco piu' di 13 anni, durante il quale ha trascorso otto anni in diversi gabinetti (con ruoli piu' politici che amministrativi, ndr).    L'Europarlamento ha invitato la Commissione a "revocare" la decisione assunta all'inizio del mandato Juncker, con cui ha equiparato la funzione di capo-gabinetto del presidente a quella di Direttore generale, facilitato cosi' la promozione di Selmayr. Infine, i deputati hanno messo in dubbio l'indipendenza e l'imparzialita' di Selmayr dal punto di vista politico, chiedendo alla Commissione di "aggiornare e chiarire" le regole per "garantire la neutralita' del Segretario generale". Oltre a essere iscritto al partito cristiano-democratico fiammingo in Belgio, Selmayr e' considerato vicino alla Cdu tedesca e, nonostante la nomina a Segretario generale, era presente alla riunione dei leader del Partito Popolare Europeo prima del Vertice Ue di marzo.

Commissione: "Regole rispettate, non revocheremo la nomina di Selmayr"

La Commissione europea ha annunciato di non avere intenzione di "revocare" la nomina di dell'ex capo-gabinetto di Jean-Claude Juncker, il tedesco Martin Selmayr, a Segretario generale dell'esecutivo comunitario, nonostante le dure critiche contenute in una risoluzione adottata dall'Europarlamento. "La decisione della Commissione di nominare il suo nuovo Segretario generale non puo' essere revocata e non lo faremo", ha detto il commissario responsabile dell'Amministrazione, Guenther Oettinger.    Ribadendo che l'esecutivo comunitario "ha seguito tutte le regole, sia nello spirito che nella lettera", Oettinger ha annunciato la proposta di "organizzare una tavola rotonda inter-istituzionale il piu' presto possibile. Queste discussioni dovrebbero permetterci di garantire l'eccellenza e l'indipendenza della pubblica amministrazione dell'Ue, che lavora per il beneficio e nell'interesse comune dei nostri cittadini". La Commissione "e' pronta a rivalutare, insieme al Parlamento e a altre istituzioni, come l'applicazione delle attuali regole e procedure puo' essere migliorato in futuro", ha aggiunto Oettinger.