Si riunisce il Ppe a Madrid. Tajani verso la riconferma a vicepresidente - Affaritaliani.it

Affari Europei

Si riunisce il Ppe a Madrid. Tajani verso la riconferma a vicepresidente

Sono 749 i delegati da 32 Paesi che si riuniranno a Madrid a partire da domani per rinnovare i vertici del Partito popolare europeo. Durante le votazioni verranno cambiati i componenti della presidenza del partito. E se il Presidente, Joseph Daul, verrà riconfermato alla guida della grande famiglia europea, a cambiare sarà il segretario generale e i dieci vicepresidenti. Per questa posizione è stata diffusa la lista dei candidati: 12 nomi per 10 poltrone, tra cui il primo vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani (Fi).

La riunione madrilena sarà anche l'occasione per affrontare alcuni dei temi più caldi di questo autunno europeo. Primo fra tutti la crisi dei migranti e quella economica. E sarà anche il momento di parlare di Orban e del suo partito. Alcuni all'interno del Partito popolare europeo vorrebbero vedere il premier magiaro fuori dal Ppe per le sue posizioni molto dure, per non dire xenofobe, nei confronti dei migranti. Altri invece sposano la linea della conciliazione, anche viste le ultime aperture di Orban.

Ecco il testo integrale della lettera con cui Antonio Tajani annuncia la sua ricandidatura a Vicepresidente del Partito popolare europeo.
“Cari Amici, il Congresso del Partito Popolare Europeo ci vedrà riuniti il 21 e 22 ottobre a Madrid per definire l’agenda politica del nostro Partito in un momento cruciale per la nostra storia.
L’Europa si confronta con sfide epocali, che richiedono reazioni politiche coraggiose e lungimiranti. Per vincere la minaccia dell’ISIS e trovare una soluzione agli incessanti flussi migratori, servono decisioni condivise, che permettano all’Europa di assumere un profilo univoco di politica estera e di difesa. Per superare la crisi economica e creare occupazione, servono politiche per rilanciare industria e imprese e per risanare i conti pubblici. Lo scopo deve essere quello di costruire un’Europa protagonista sulla scena globale e capace di dare risposte concrete.
Molti cittadini oggi guardano con diffidenza all’Europa e alle sue istituzioni. Di questa diffidenza, e dei problemi che la provocano, si nutre l’aggressività dei movimenti euroscettici e populisti.
Il PPE deve arginare queste tendenze e confermare la propria leadership a livello europeo, rafforzando e rilanciando quei valori e quei principi alla base del nostro Partito e nelle radici dell’Europa stessa: libertà e responsabilità, giustizia, solidarietà, sussidiarietà, centralità della persona. L’Europa è un progetto politico, che si fonda sul rispetto della dignità umana, della democrazia e dello Stato di diritto. Proprio per questo l’UE deve promuovere la pace anche aldilà dei propri confini: dall’Ucraina al Medio Oriente, all’Africa, al Mediterraneo.
In questa fase difficile e ricca di sfide, esprimo qui la mia intenzione di ricandidarmi come Vice-Presidente del Partito Popolare Europeo. Intendo mettere al servizio del nostro Partito l’esperienza acquisita come parlamentare europeo dal 1994 e come Vice-Presidente della Commissione europea e Commissario responsabile per i Trasporti e per l’Industria.
Continuare a servire il progetto del nostro Partito è la mia ambizione. Un progetto volto a rendere l’Europa più forte e più efficiente, dove la libertà si esercita ogni giorno attraverso il confronto al servizio dei cittadini. Per questo chiedo il vostro sostegno".