Oltraggiata la statua di Indro Montanelli ai Giardini Pubblici
La statua del grande giornalista è stata oltraggiata e al di sotto è stato affisso un cartello con la scritta ingiuriosa «stupratore di bambine»
Un gruppo di persone che afferma di "credere nelle lotte degli sfruttati, degli emarginati, degli esclusi di questo mondo" ha fatto un blitz nell'area dei Giardini Pubblici di Milano dedicata al giornalista Indro Montanelli al grido "fascista, revisionista, conservatore e colonialista".
LE VITTIME DEL COLONIALISMO
I contestatori hanno voluto dedicare il parco "alle vittime del colonialismo: di ieri e di oggi" in riferimento alle violenze commesse dagli italiani in Eritrea. "Siamo fuori dalle logiche del decoro, parola diventata sinonimo di repressione anche attraverso i decreti Minniti e Minniti-Orlando" così commentano durante il blitz.

La statua del grande giornalista è stata oltraggiata e al di sotto è stato affisso un cartello con la scritta ingiuriosa «stupratore di bambine» (vedi foto).
Sempre accanto alla statua lo street artist Manu Invisible ha disegnato con lo spray su tela una figura femminile e una scritta che da «vendesi» diventa «violentasi». Nel video postato si attaccano anche i «decreti Minniti» e «Minniti-Orlando».
I COMMENTI DELLE ISTITUZIONI
Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale commenta: "E' un atto vergognoso, che condanniamo fermamente. La giunta Sala prenda le distanze da questi vandali. Non possiamo accettare che venga infangata la memoria di uno dei più grandi giornalisti della storia d'Italia: intellettuale di spessore, testimone diretto e narratore dei più grandi eventi storici del '900, pensatore libero e indipendente. Un punto di riferimento imprescindibile per intere generazioni di giornalisti".
"Vergognoso, indecente, intollerabile. Non sappiamo che parole usare" conclude Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia, auspicando un'immediata risposta da parte del Comune.
Anche Giampaolo Berni Ferretti, consigliere e Responsabile Politico di Forza Italia del Municipio 1 di Milano, commenta amaramente l'accaduto: "E' assurdo che aggregazioni politiche che si definiscono democratiche si permettano di utilizzare la calunnia e la diffamazione per minare l'immagine di un grande Italiano"
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