Cronache
Il Viminale: legittima scelta della Germania di controllare i confini
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"E' una scelta legittima e perfettamente compatibile con il Trattato di Schengen. Non è assolutamente un atto che dimostra scarsa fiducia verso l'Italia". Filippo Bubbico, vice-ministro dell'Interno, intervistato da Affaritaliani.it, commenta la decisione della Germania di ripristinare i controlli di polizia al confine con l'Austria. "Di tanto in tanto lo facciamo anche noi", rivela Bubbico. "Schengen prevede la libera circolazione dei cittadini nello stesso spazio Schengen, a cui si aggiunge il mancato controllo alle frontiere. Però il Trattato prevede anche che di tanto in tanto i paesi possano effettuare controlli. E' la stesso cosa che accade quando veniamo fermati in Italia da una pattuglia della polizia, dei carabinieri o della Guardia di Finanza e ci viene chiesto di esibire i documenti".
Migranti, Gentiloni: troppa pressione su Italia e Germania
Sulla questione migranti, "la forza di un'alleanza italo-tedesca deve servire a trovare per l'Europa una via d'uscita da questa crisi. Le questioni centrali sono due: l'integrazione nei Paesi privilegiati dai profughi, come la Germania, e i problemi del salvataggio e della prima accoglienza nei Paesi di confine dell'Ue. La Germania non può essere lasciata sola, e neppure l'Italia". Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in un'intervista per Die Welt/Leading European Newspaper Alliance pubblicata su Repubblica. Le divisioni Ue sui profughi e le mie parole su 'Stati Uniti d'Europa'? Un nuovo impulso potrebbe arrivare all'Europa, secondo il ministro, "nel momento stesso in cui si trova sull'orlo di un baratro. Dopo quanto è avvenuto in queste settimane in Germania, in Austria e in Francia, le viene offerta una nuova opportunità: le decisioni che verranno prese oggi a Bruxelles dai ministri degli interni sono della massima importanza". Gentiloni si sofferma ancora su Italia e Germania: "i nostri governi - dice il titolare della Farnesina riflettendo sui migranti - devono far comprendere che questo fenomeno è destinato a protrarsi nel tempo". "Non basta far posto a 160mila persone. Dobbiamo arrivare per passi successivi a un diritto d'asilo europeo, mantenendo ovviamente un equilibrio e un'equa distribuzione. Ã evidente che la meta di chi approda a Kos o a Lampedusa è l'Europa. Solo un diritto d'asilo europeo potrà consentirci di mantenere la libera di circolazione nello spazio Schengen. Anche la politica dei rimpatri dev'essere comune: è un altro problema che non può gravare solo sulle spalle dei Paesi di confine dell'Ue". "La Germania e la Svezia - ribadisce Gentiloni - non possono essere lasciate sole a farsi carico dell'accoglienza e dell'integrazione; e lo stesso vale per gli Stati di confine dell'Ue che si trovano ad affrontare la prima accoglienza e i rimpatri".