Chi è Patrizia Messina Denaro, la sorella di Matteo che ha lasciato il carcere e conosce i segreti del clan - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 14:21

Chi è Patrizia Messina Denaro, la sorella di Matteo che ha lasciato il carcere e conosce i segreti del clan

Arrestata lo scorso anno Rosalia, Patrizia e' la donna di famiglia libera che piu' conosce i segreti del fratello

di Redazione News

Chi è Patrizia Messina Denaro

Torna in libertà Patrizia Messina Denaro, la sorella del boss mafioso Matteo Messina Denaro. La donna, 55 anni, è stata scarcerata dopo aver scontato la condanna a 14 anni e mezzo e oggi è tornata a vivere nel suo paese natale a Castelvetrano (Trapani) dove ha l'obbligo di firma, come scrive Repubblica Palermo. Patrizia Messina Denaro era accusata di associazione mafiosa ed estorsione

Prima di finire in cella era considerata piu' di un capo: un'ambasciatrice, una portavoce fidata del fratello latitante, che non era un mafioso qualsiasi, ma Matteo Messina Denaro, che tutti cercavano ma solo lei trovava. Anna Patrizia Messina Denaro, nel 2013, poco prima di essere arrestata, era riuscita a comunicare col superboss di Castelvetrano (Trapani) per tre volte nel giro di meno di 60 giorni.

A dicembre di quello stesso 2013, all'eta' di 43 anni, era finita in cella e ora che di anni ne ha 55, Patrizia e' uscita dal supercarcere di Vigevano (Pavia). E' tornata in paese, dove non avra' particolari obblighi, a parte quelli derivanti dalla liberta' vigilata, che durera' 24 mesi: firme nei registri di polizia, non uscire di casa la sera e la notte, non frequentare pregiudicati...

Condannata a una pena gia' severa a Marsala (Trapani), nel 2015, si era vista aumentare la pena in appello, a Palermo, da 13 a 14 anni e mezzo, non piu' per il reato di concorso esterno, ma per associazione mafiosa secca. Era ritenuta cioe' pericolosissima, ma anche lei ha sfruttato i benefici della liberazione anticipata grazie alla condotta carceraria ammirevole che ha seguito in prigione.

Madre di tre figli, il maggiore dei quali in un video del 2013 appariva come fisicamente identico allo zio Matteo alla stessa eta' adolescenziale, aveva una sorta di venerazione per il superlatitante, catturato il 16 gennaio 2023 e morto di cancro nel carcere di L'Aquila il 25 settembre successivo.

Lei, Patrizia, secondo la Dda di Palermo, era pienamente inserita nella famiglia mafiosa di Castelvetrano, dato che aveva un ruolo di enorme responsabilita': trasmettere, dell'introvabile boss, la volonta' e gli ordini, con un'autorita' e un'autorevolezza indiscutibili, sebbene si trattasse di una donna che viveva in un ambiente culturalmente retrivo come quello mafioso.

Nello stesso processo denominato "Anno Zero", era stato condannato a 16 anni anche il nipote (prediletto da Matteo e Patrizia) Francesco Guttadauro, figlio di Rosalia Messina Denaro, detta Rosetta, oggi in cella, e del mafioso originario di Brancaccio ma a lungo residente a Bagheria (Palermo) Filippo Guttadauro.

Arrestata lo scorso anno Rosalia, Patrizia e' la donna di famiglia libera che piu' conosce i segreti del fratello, sa chi sono le persone a cui si riferiva Matteo quando parlava di Parmigiano, il Politico, Fragolina, W e altre 'nciurie (nomi convenzionali che fanno riferimento a una caratteristica delle persone) che celavano i contatti del capomafia.

Emblematica la vicenda legata a un video registrato in cella dagli investigatori pochi mesi prima dell'arresto della sorella del boss: tra i detenuti era circolata la notizia del possibile pentimento di un prestanome, Giuseppe Grigoli, un imprenditore il cui patrimonio da 700 milioni era stato poi confiscato.

Vincenzo Panicola, marito di Patrizia Messina Denaro, anche lui in carcere, aveva cosi' chiesto al cognato latitante, tramite la moglie, di autorizzare il pestaggio o l'omicidio in cella. La donna aveva avuto contatti con il fratello due volte, tra il 23 aprile e il 3 maggio 2013, e poi di nuovo fra il 3 maggio e il 19 giugno.

Patrizia, come documentato in un video ripreso in cella, ridendo e scherzando per cercare di ingannare chi la ascoltava, aveva riportato la volonta' del capo: "Che nessuno lo tocchi, perche' puo' fare danno per dieci volte". Nessuno tocco' Grigoli, mentre Patrizia poi fu arrestata, portandosi dietro e mantenendo finora il segreto sul modo in cui aveva comunicato con Matteo: via social, attraverso falsi profili Facebook che apriva e chiudeva rapidamente, col "nick" di Lucilla. Oppure direttamente, vista la liberta' di movimento con cui Messina Denaro agiva prima di essere catturato. Patrizia sa come faceva: ma lo dira' mai?

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