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Cronache
Coronavirus, Arcuri: "No ottimismo ancora, arrivano 650 milioni di mascherine"
Domenico Arcuri

Coronavirus, Arcuri: "No ottimismo ancora, arrivano 650 milioni di mascherine"

"Nelle prossime settimane c'è una previsione di disponibilità di ben 650 milioni di mascherine". Lo ha detto in conferenza stampa il commissario straordinario all'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri. Martedì sono state distribuite alle regioni 4,8 milioni di mascherine, negli ultimi sette giorni sono state 20,8 milioni e nei precedenti sette sono state 20,5 milioni. "Ci stiamo stabilizzando - ha aggiunto il commissario - in una distribuzione efficiente e in tempi rapidi e del tutto ragionevoli". Lunedì, intanto, sono state fatte avere 620mila mascherine modello FFp2 all'Ordine dei medici, presto lo stesso  sarà per gli infermieri. Per accelerare l'importazione dall'estero sono stati organizzati nelle ultime ore 10 voli cargo da 650 metri cubi l'uno e 7 cargo da 200 metri cubi l'uno. Arcuri ha anche sottolineato come non ci sia "nessun insensato ottimismo, ma per quanto riguarda le forniture il peggio è alle nostre spalle".

Ancora molto tempo con le mascherine

Sul fatto di usare le mascherine, ancora ci vorrà molto tempo. "Molti di noi, se non tutti, dovremo abituarci ad utilizzare le mascherine", prosegue Arcuri. "È ragionevole pensare che sarà un tempo molto più lungo di quello che avremmo immaginato. Dovremo abituarci a considerare le mascherine un dispositivo utile se non necessario ma i cittadini dovranno essere dotati non delle FFP2 e delle FFP3 ma di altre tipologie". Quanto al fabbisogno per un uso generalizzato, ha concluso il commissario, "per fare una stima puntuale abbiamo bisogno delle indicazioni, delle modalità e delle tempistiche della cosiddetta fase 2".

Evitare il divario nord-sud

"Ci sono delle Regioni che hanno già preso delle iniziative nelle materie di loro competenza. Ci auguriamo che presto ci sia omogeneità di comportamento su tutto il territorio". Importante, per Arcuri, è evitare la disuguaglianza tra regioni del nord e quelle del sud anche in questa lotta al coronavirus attraverso la disponibilità di strutture sanitarie. Fino a lunedì sono stati distribuiti alle regioni 1904 ventilatori, nell'ultima settimana sono stati 368, 53 al giorno. Per il commissario "la circostanza che da qualche giorno le nostre terapie intensive sono in misura minore sotto stress non modifica il nostro piano di implementazione delle previsioni verso le regioni del sud. In queste settimane abbiamo sostenuto con forza le regioni del nord colpite da uno tsunami imprevedibile, un lavoro analogo è iniziato nel sud anche se la curva del contagio sembra attenuarsi. Dobbiamo evitare di costruire l'ennesima disuguaglianza tra nord  e sud del Paese".

Solidarietà e civismo

La solidarietà e il civismo, continua Arcuri,  "vinceranno contro speculazione e cinismo in fatto di produzione e collocamento sul mercato dei dispositivi di protezione individuale, in primis le mascherine. E contro ogni forma di facile irresponsabile scandalismo, spero alla fine di questa emergenza di averlo dimostrato fino in fondo anche a chi ancora non lo crede". Mai quindi generalizzare "perché si farebbe torto alla gran parte degli italiani, onesti". Fermo restando che "anche pochi casi sono intollerabili, vanno denunciati e combattuti. Non si specula sulla vita degli altri". Arcuri ha assicurato che "nessuna segnalazione" di speculazione arrivata al suo ufficio "rimarrà inevasa". Le aziende che con il contributo pubblico venderanno le mascherine e quelle che stanno riconvertendo le loro produzioni "svolgeranno anche funzione calmieratrice sui prezzi di vendita".  Il commissario ha annunciato che in fatto di forniture dei Dpi alle regioni "metteremo presto online anche i dati sui nostri acquisti, con indicazione di fornitori, quantità ordinate e consegnate, sconti e modalità di ingaggio di questi fornitori. Stiamo preparando il software per rendere pubblici questi dati. Abbiamo bisogno ancora di un po' di tempo ma anche questo accadrà. Per noi la trasparenza massima viene prima di tutto, è il presupposto fondamentale per ottenere fiducia e chiedere e ottenere con più forza e volontà gli sforzi che chiediamo".

Ancora è lunga per cantar vittoria

"State attenti alle illusioni emotive, ai pericolosi miraggi, non siamo a pochi passi dall'uscita dall'emergenza, basterà un battito di ciglio per tornare indietro", ha quindi concluso Arcuri, per il quale "nulla di più sbagliato pensare al 'liberi tutti', è vero esattamente il contrario". Il commissario ha infine aggiunto che la riduzione del numero di contagiati ricoverati in terapia intensiva "ci dice che le severe misure adottate iniziano a dare i frutti che speravamo, ma siamo all'inizio di una lunga fase di transizione. Sarebbe imperdonabile non perseverare rendendo quindi inutili i sacrifici fatti da tutti". Fondamentale nel periodo pasquale "è continuare a rispettare rigorosamente le misure di prevenzione e il distanziamento sociale. Non commettiamo errori nei prossimi giorni, saranno giornate fondamentali, dobbiamo tutti sempre tenere gli occhi aperti, uno che guarda con speranza le statistiche che indicano un trend discendente del contagio e quello che guarda le impietose simulazioni che segnalano il pericolo reale. Bisogna chiedersi cosa accadrebbe se sbagliassimo le mosse di uscita dalla fase 1". 

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