Sud, gli edicolanti insorgono contro Feltri: “Non venderemo più Libero”
Il direttore di Libero scaricato dagli edicolanti del Sud: "Quelle poche copie che ci chiedevano non le vendiamo più"
Diversi edicolanti del Meridione stanno annunciando sui social di non avere più l’intenzione di vendere il quotidiano Libero diretto da Vittorio Feltri. La protesta arriva dopo alcune affermazioni che hanno fatto molto discutere. "Io non credo ai complessi di inferiorità, io credo che i meridionali in molti casi siano inferiori", ha detto proprio Feltri qualche sera fa nel salotto di Mario Giordano su Rete 4. Ma non è l’unico ‘scivolone’ del giornalista bergamasco. L’episodio infatti segue la pubblicazione del 19 aprile di un suo editoriale nel quale Feltri scrive: "Attenzione, manutengoli ingordi, a non tirare troppo la corda poiché correte il pericolo di rompere il giochino che fino ad ora vi ha consentito di ciucciare tanti quattrini dalle nostre tasche di instancabili lavoratori. Noi senza di voi campiamo alla grande, voi senza di noi andate a ramengo. Datevi una regolata o farete una brutta fine, per altro meritata".
Quella degli edicolanti meridionali, è un’iniziativa che sta coinvolgendo diversi centri vendita di quotidiani nel Mezzogiorno. Una vera e propria protesta collettiva che sta prendendo piede nelle ultime ore. Come riporta Zoom24 in provincia di Cosenza l’annuncio è stato fatto da Tiziana Marchese che ha la sua attività a Montalto Uffugo. “Invito il dottor Feltri a leggere l’articolo 3 della Costituzione. Oggi informerò i miei clienti, gente del Sud e non solo, che il giornale Libero non verrà venduto più da me, perchè non è giusto arricchire gente che non ci porta rispetto” ha scritto su Facebook l’edicolante calabrese. Molte locandine sono state esposte da Nord a Sud e l'iniziativa circola velocemente nelle chat WhatsApp.
"Credo che non sia più sufficiente lamentarsi sui social e nei convegni di alcuni comportamenti. Ma sia l'ora dei fatti. Quindi questa mattina ho inviato un esposto al Consiglio di disciplina dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia sull'ennesima uscita offensiva di Vittorio Feltri contro i cittadini del sud Italia". Ha annunciato sui suoi profili social Vittorio Di Trapani, segretario dell'Usigrai. Anche i giornalisti Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo hanno presentato un esposto in relazione ai seguenti episodi: "Il 5 aprile 2019, in merito alla formazione del governo guidato da Giuseppe Conte, in un editoriale pubblicato su Libero Vittorio Feltri scrive: Zoo di terroni ostili al Nord che li mantiene tuttì; in data 19/06/2019, in merito alle condizioni di salute Andrea Camilleri, sempre sul quotidiano Libero Feltri ha scritto: “L'unica consolazione per la sua eventuale dipartita è che finalmente non vedremo più in televisione Montalbano, un terrone che ci ha rotto i coglioni”.
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