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Cronache
Nuove indagini sulla Strage di Bologna. Mancuso: “Gelli era il mandante”

La Procura generale di Bologna ha notificato quattro avvisi di fine indagine per la Strage del 2 agosto 1980. Tra gli esecutori dell’atto criminale Paolo Bellini, ex Avanguardia Nazionale che avrebbe agito in concorso con i mandanti, finanziatori o organizzatori Licio Gelli (Loggia P2), Umberto Ortolani (Loggia P2), Federico Umberto D'Amato (direttore dell'Ufficio Affari Riservati del Ministero dell'interno) e Mario Tedeschi (direttore della rivista Il Borghese) oltre che in concorso con gli ex Nar (Nuclei armati rivoluzionari) già condannati, Giusva Fioravanti e Valeria Mambro, e Gilberto Cavallini in primo grado nel 2020. Gelli, Ortolani, D’Amato e Tedeschi sono deceduti.

 

Per depistaggio e falsità ai pm sono indagati anche Quintino Spella, Domenico Catracchia e Piergiorgio Segatel. 

Il cuore della vicenda sarebbero un video Super 8 che ritrae in stazione a Bologna durante il giorno della strage Paolo Bellini e i flussi di denaro, 5 milioni di dollari, transitati dalla P2 ai Nar. L'avvocato storico di Gelli, Raffaello Giorgetti, ha però dichiarato all’agenzia Adnkronos: “Secondo me la Procura generale di Bologna è stata tratta in inganno da un inquinamento che mi pare evidente: questa è una mia supposizione”. Anche l'avvocato di Bellini Manfredo Fiormonti ha riferito: “Il mio cliente si è sempre proclamato innocente”. Abbiamo sentito il parere di Libero Mancuso, pm della prima indagine che portò poi alla condanna di Mambro e Fioravanti come esecutori e di Gelli per calunnia. Mancuso delineò il ruolo di Gelli quale manovratore occulto.

 

Ha saputo delle novità sulla strage e del coinvolgimento di Gelli, Ortolani, D’Amato e Tedeschi?

“Umberto D'Amato e Tedeschi erano stati ingaggiati nel Super Sismi da Francesco Pazienza”

 

Le suona quindi credibile questa pista di indagine? Era una pista che aveva seguito anche lei?

“La pista che avevo seguito era che Gelli fosse il mandante”.

 

Ah… Gelli il mandante?

“Che però non è stata esplicitata. Gelli si trovava in una situazione particolare. Lui doveva essere sostituito da Francesco Pazienza”.

 

Al vertice della Loggia P2?

“Si, al vertice della Loggia. Lui era un agente d’influenza americano, come dice la commissione P2, come diceva Tina Anselmi”.

 

Come mai sostituito?

“Perché gli americani chiedono conto del sequestro e dell’uccisione di Aldo Moro. Loro tutto possono immaginare tranne che dei terroristi condizionino la politica nazionale”.

 

Si...

“E quindi lo devono sostituire. L’ho scritto negli atti processuali del tempo, dove Gelli è stato condannato come calunniatore, perché aveva fatto in modo che fossero coinvolte persone che non c’entravano niente”.

 

Perché lo avrebbe fatto?

“Perché voleva portare i giudice su piste straniere”.

 

Si, però questa ipotesi di lui come mandante non è andata a sentenza…

“Non è mai stata contestata”.

 

E perché questo discorso?

“E’ una ricostruzione logica per spiegare le ragioni per le quali fai un depistaggio come quello, ossessivo, continuo e fino a far arrivare a mettere dell’esplosivo su un treno con due documenti falsi, un mitra Mab. Per fare un depistaggio come quello devi avare delle ragioni molto serie”.

 

Quindi questa ipotesi d’indagine che sta seguendo la Procura generale le sembra più che un'ipotesi…

“Si inserisce tranquillamente e fedelmente nelle indagini della sentenza di primo grado”.

 

Che pensa delle altre piste?

“Le hanno inventate tutte per portare le indagini su false piste”.

 

Di parere opposto l'ex esponente del cdx Enzo Raisi che ha fatto parte della commissione parlamentare Mitrokhin e della commissione stragi nazi-fasciste oltre che autore nel 2012 del libro sulla strage Bomba o non bomba. Alla ricerca ossessiva della verità. Qui la sua intervista

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