Caso Stefano Cucchi, falso e depistaggio: condannati due carabinieri, assolto un terzo - Affaritaliani.it

News

Ultimo aggiornamento: 16:29

Caso Stefano Cucchi, falso e depistaggio: condannati due carabinieri, assolto un terzo

Ad essere finiti nel mirino della giustizia il maresciallo Giuseppe Perri e Prospero Fortunato condannati rispettivamente a 3 anni e sei mesi e 4 anni

di Redazione News

Depistaggi e assoluzioni: la sentenza sul caso Cucchi 

Si è concluso con due condanne per "depistaggio" e "falso" e un’assoluzione il lungo iter processuale legato al caso di Stefano Cucchi, il geometra romano morto nel 2009 pochi giorni dopo essere stato arrestato dai carabinieri. È quanto stabilito dal giudice monocratico di Roma nei confronti di tre carabinieri finiti sotto indagine per aver reso dichiarazioni false nel corso del processo relativo ai depistaggi. Ad essere finiti nel mirino della giustizia sono stati il maresciallo Giuseppe Perri e Prospero Fortunato - all'epoca capitano e comandante della sezione infortunistica e polizia giudiziaria del nucleo Radio Mobile di Roma- condannati rispettivamente a 3 anni e sei mesi e 4 anni. Disposta, invece, l’assoluzione perché “il fatto non sussiste” per Maurizio Bertolino, al tempo maresciallo presso la stazione di Tor Sapienza. In particolare, quest’ultimo sarebbe stato indagato per aver mentito ai suoi superiori, nello specifico per non averli informati dell’esistenza di un dossier contenenti alcuni documenti riguardanti il caso Cucchi. In aula, dopo aver confessato di essere stato a conoscenza del fascicolo e dopo aver dichiarato - falsamente- di averne avvisati i vertici, il giudice non ritenne possedere elementi sufficienti per condannarlo. 

"La giustizia non cammina da sola. Ha bisogno di qualcuno che se ne assuma la responsabilità, di servitori dello Stato con il coraggio di guardare in faccia la verità, anche quando questa fa più male. Anche, e soprattutto, quando gli altri scelgono di girare lo sguardo. Sono sempre le persone che fanno la differenza. Persone come il dott. Giovanni Musarò". Così commenta la senatrice, e sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, la condanna dei due carabinieri accusati di depistaggio e falsità ideologica compiuta dal pubblico ufficiale. "Il pm Musarò ha ridato fiducia a me e alla mia famiglia e, ne sono sicura, a tantissimi cittadini che in questi anni hanno provato sulla propria pelle cosa significa sentirsi soli, in un'aula di tribunale. Questa mattina, proprio il tribunale ha parlato di nuovo, con due condanne pesantissime, per i carabinieri Prospero e Ferri, che avrebbero ostacolato la ricerca della verità. Quella che però, alla fine, con tutti questi sforzi, sta emergendo, implacabile – conclude- E per questo oggi non ho altre parole, se non grazie. Di cuore".

LEGGI TUTTE LE ULTIME NOTIZIE DEL CANALE NEWS