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Culture
Intesa sceglie la Ginzburg per aprire l'auditorium

AL VIA IL PROGRAMMA DI ATTIVITÀ CULTURALI PROMOSSE
DA INTESA SANPAOLO AL GRATTACIELO DI TORINO :
NATALIA GINZBURG (1916 – 2016), STORIA DI UNA VOCE

Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Lella Costa
tre straordinari interpreti per un grande scrittrice
4-10-18 maggio 2016, ore 21 - Auditorium Grattacielo Intesa Sanpaolo

Prende il via a maggio il programma di attività culturali che Intesa Sanpaolo offre alla
città di Torino nell’auditorium del suo Grattacielo, in corso Inghilterra. Si tratta di un
progetto articolato che consentirà alla città di conoscere gli spazi dell’edificio ideato da
Renzo Piano non destinati all’operatività tradizionale della banca.

Si inaugura con un omaggio a Natalia Ginzburg nel centenario della nascita della
scrittrice, cresciuta a Torino, che è figura di primo piano della letteratura italiana del
Novecento. L’iniziativa è a cura di Giulia Cogoli.

Toni Servillo, Anna Bonaiuto e Lella Costa sono i tre straordinari attori della scena
italiana che leggeranno alcune delle pagine più emozionanti di Natalia Ginzburg.

Mercoledì 4 maggio TONI SERVILLO leggerà Le piccole virtù
Scritta nel 1962, questa raccolta di testi autobiografici e saggistici, ripercorre la vita della grande scrittrice, i suoi modi di «sentire» fatti, cose, gesti, voci.

“Per quanto riguarda l’educazione dei figli, penso che si debbano insegnar loro non le
piccole virtú, ma le grandi. Non il risparmio, ma la generosità e l’indifferenza al denaro;
non la prudenza, ma il coraggio e lo sprezzo del pericolo; non l’astuzia, ma la schiettezza e
l’amore alla verità; non la diplomazia, ma l’amore al prossimo e l’abnegazione;” (Le
piccole virtù) 

Martedì 10 maggio ANNA BONAIUTO leggerà alcune pagine di Lessico familiare
(1963), il romanzo autobiografico con il quale vinse il premio Strega e che ha avuto uno
straordinario successo internazionale di critica e di pubblico.

“Nella mia casa paterna, quand’ero ragazzina, a tavola, se io o i miei fratelli rovesciavamo
il bicchiere sulla tovaglia, o lasciavamo cadere un coltello, la voce di mio padre tuonava:
Non fate malagrazie! Se inzuppavamo il pane nella salsa, gridava: – Non leccate i piatti!
Non fate sbrodeghezzi! non fate potacci! ” (Lessico familiare)

Mercoledì 18 maggio LELLA COSTA leggerà due delle undici commedie scritte fra il
1965 e il 1991. Ti ho sposato per allegria e La parrucca sono testi teatrali solo
apparentemente comici, che rivelano la multiforme curiosità intellettuale della scrittrice.

“…Prima di incontrare te, sono stato sul punto di sposarmi almeno diciotto volte. Mi son
sempre tirato indietro. Perché scoprivo in quelle donne qualcosa che mi dava i brividi.
Scoprivo, nel profondo del loro spirito, un pungiglione. Erano delle vespe. Quando ho
trovato te, che non sei una vespa, ti ho sposato.” (Ti ho sposato per allegria)

Le serate saranno introdotte da Domenico Scarpa, curatore delle opere di Natalia
Ginzburg edite da Einaudi.
Sede incontri:
Grattacielo Intesa Sanpaolo, corso Inghilterra 3 – Torino
Ore 21.00
Ingresso libero
Ingresso gratuito su prenotazione.
Le modalità di prenotazione saranno comunicate nei giorni precedenti i singoli eventi.

Natalia Ginzburg
Natalia Ginzburg, di cui ricorre il prossimo 14 luglio il centenario della nascita, è una delle voci più belle e più amate del Novecento, non soltanto in Italia. Ha scritto opere
memorabili, i cui titoli sono passati in proverbio e fanno ormai parte della nostra lingua,
anzi, della nostra vita quotidiana: Le piccole virtù, Lessico famigliare, Ti ho sposato per
allegria. Le stesse sue vicende private – le peripezie di una folta famiglia di antifascisti
torinesi di origine ebraica, tra gli anni ’20 e gli anni ’50 del secolo scorso – sono divenute vicende che appartengono a ciascuno dei suoi lettori: e ciò si deve proprio al linguaggio di quella famiglia, al suo lessico e ai suoi accenti. Si potrebbe dire, anzi, che Lessico famigliare non sia altro che la storia di una voce che da bambina si fa adulta, e che
tenendosi nella penombra restituisce – con ironia ed empatia – ogni sfumatura delle persone,
delle loro vicissitudini e dei loro stati d’animo.

Era perciò naturale il desiderio di celebrare questa ricorrenza offrendo al pubblico per
l’appunto la storia della voce di Natalia Ginzburg. Fin dal suo primo breve racconto, scritto
all’età di diciassette anni, Natalia Levi (questo il cognome di nascita) ha attraversato oltre mezzo secolo di storia del nostro paese, sperimentando forme di espressione sempre nuove: dalla novella al romanzo alla commedia, dall’autobiografia alla cronaca a quelli che lei stessa definì «saggi morali», dalla traduzione di classici quali Proust, Flaubert e
Maupassant, fino alla poesia in versi e all’intervento civile legato al suo impegno in
Parlamento. Romanzi come Le voci della sera o Caro Michele, affreschi storico-narrativi
come Tutti i nostri ieri o La famiglia Manzoni, un pamphlet di furente asserzione come
Serena Cruz o la vera giustizia, hanno segnato il loro tempo.

Ecco perché i testi di Natalia Ginzburg meritano di essere riletti ad alta voce: affinché
risuonino fisicamente, oggi, tra i suoi lettori antichi e nuovi

Auditorium sospeso

Il grattacielo offre al pubblico alcuni ambienti particolarmente suggestivi. Spazi permeabili
alla vita della città, aperti agli appassionati dell’ingegno e della bellezza e a chi cerca nuove 
prospettive verticali. La hall del piano terra, aperta sul Giardino Grosa, completamente riqualificato nel 2014, conduce con due scale mobili all’Auditorium sospeso. Attraverso un sistema meccanizzato la sala, che può ospitare fino a 364 posti a sedere, assume in breve tempo tre diverse configurazioni: sala conferenze, concerto e spazio espositivo. La qualità acustica è assicurata da un sofisticato sistema di controllo dei rivestimenti a parete.

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