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Culture
MIA Photo Fair 2016, trionfa il paesaggio. FOTO
Fabiano Parisi, Big Time

di Simonetta M. Rodinò

Nuovo appuntamento milanese con la fiera della fotografia d’arte. Apre oggi la sesta edizione di MIA Photo Fair e fino a lunedì presenta, all’interno di The Mall – Porta Nuova Varesine, un’ampia vetrina d’immagini destinate a un pubblico eterogeneo.

Qualche numero…80 le gallerie provenienti da 13 diverse nazioni del mondo con 230 artisti presenti in 109 stand; 16 gli autori indipendenti e 16 gli editori specializzati. Come nelle passate rassegne, alle gallerie libere di esporre collettive o progetti monografici si associa Proposta MIA, una selezione di fotografi che presentano il proprio lavoro individualmente.

Un’esposizione all’insegna del paesaggio: bianco e nero o a colori le montagne e i ghiacciai trasmettono silenzio e serenità. Serenità? Non sempre. Così le straordinarie foto di Francesco Bosso che, viaggiando ai confini dell’Artico, ci regala profonde emozioni. “Il Global Warming sta divorando i ghiaccia della Terra. La fluidità di un simile paesaggio è sconvolgente. Se ne percepisce la fragilità e si tocca con mano il disastro in corso”, spiega l’autore.

Ci sono le immagini di Aqua Aura che lavora sul tempo dello spettatore con l’opera: i suoi iceberg azzurri sono il risultato di una tecnica in cui gruppi di pixel sono presi e fusi insieme con altri. Guai a non soffermarsi a guardare: si perderebbe l’incanto degli enigmi celati.

Dai ghiacciai alle montagne…ecco quelle riflesse di Margherita Lazzati. In “Visioni”, i dittici mostrano lo stesso luogo, ore dopo, anni dopo con uno scatto ribaltato sull’altro: una rappresentazione che si confonde con le immagini delle stesse rocce dell’Engadina che si specchiano nelle acque dei laghi.

Dalla Svizzera alla Sicilia…la terra dal sole abbagliante, l’aria rarefatta e il frinire di cicale. Sono i ricordi di Santo Fraschilla. Ricordi di una natura aspra e primitiva, misteriosa e affascinante. Il paesaggio del Gattopardo si svuota, rivela l’essenziale, si popola di presenze immaginarie o di cavalli sbandati, abbandonati.

Così come dimenticati sono i luoghi riportati alla luce dall’obiettivo di Nicola Bertellotti, la cui ricerca si orienta verso l’estetica della decadenza: in quelle rovine moderne aspira forse a ritrovare un tempo perduto?

Anche Fabiano Parisi amava i luoghi abbandonati. Poi, come soddisfatto dalla propria speculazione, si dirige verso gli spazi affollati. Ma in mezzo alle persone si ha bisogno di un punto di riferimento: la figura femminile vestita di rosso è l’unica ‘messa a fuoco’ e il nostro sguardo la segue.

Pure gli occhi di Edoardo Romagnoli accompagnano in un gioco di luci e ombre, chiaro e scuro, la luna, ripresa muovendo la macchina in presa diretta. “Immagino il disegno che desidero realizzare. Poi mi muovo, ballo, e cerco di dare alla visione quel disegno. Apro l’obiettivo e sto fermo”, racconta. Un vero inno alla luna.

All’oscurità si dovrebbero vedere “Mappe stellari”, le delicate installazioni di Stefania Ricci: aironi, istrici, cagnolini …animano il suo universo di fiaba.

E alle favole raccontate dalla mamma si rifà la giapponese Yoshie Nishikawa: quelle bambole che teneva in braccio sono ancora oggi testimoni della sua infanzia.

Il primitivismo sardo è fonte d’ispirazione per Me-né: l’uomo viene raffigurato nella sua semplicità, nella sua sintesi, nella visualizzazione di quei tratti essenziali che lo definiscono. Non sembrano più corpi scolpiti, ma linee.

Non poteva mancare un omaggio a Mario Dondero, il grande autore della foto classica, mancato il dicembre scorso. E ancora…

MIA Photo Fair 2016

The Mall – Milano Porta Nuova - P.zza Lina Bo Bardi – Milano

29 aprile – 2 maggio 2016

Ingressi: intero: € 15

info@miafair.it - www.miafair.it

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Tags:
mia photo fair 2016 eventomia photo fair 2016 programma





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