Borsa, l'Europa corre verso il riscatto: a Milano scatta Bper dopo i conti
L'Europa tenta il rimbalzo dopo la chiusura in rosso della giornata di ieri. Rimangono gli interrogativi su inflazione e lockdown in Cina
Borsa, a Milano recuperano i titoli dell'auto. Saipem in frenata dopo l'accelerazione sull'aumento del capitale
L'Europa tenta il rimbalzo dopo la chiusura in rosso della giornata di ieri. Secondo gli esperti è una mossa tecica, visto che non è comunque scemata l'apprensione per l'andamento dell'inflazione e della crescita, cosa che potrebbe innescare azioni impreviste da parte delle banche centrali e, in particolare, un più repentino rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, nonostante le rassicurazioni del presidente della Banca centrale americana Jerome Powell.
Ci sono poi gli interrogativi sullo stato di salute della domanda, visto che in Cina, primo importatore di petrolio al mondo, vanno avanti i lockdown e restrizioni resi necessari dall'aumento di contagi di Covid-19. Sullo sfondo anche l'evoluzione del conflitto in Ucraina, che sara' per altro tra i temi caldi dell'incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente americano Joe Biden a Washington.
In questo quadro, a metà seduta Piazza Affari sale dell'1,6%, poco sotto i massimi di giornata e sopra la soglia dei 23.000 punti, Parigi dell'1%, Francoforte dell'1,43%, Londra dello 0,6%, Madrid dell'1,1% dell'1,27%.
Se il Ftse Mib è quasi tutto in positivo, a fare da traino è il rally di Bper che cresce del 9,6%, dopo essere stata fermata in asta di volatilità quando guadagnava l'11%, con gli investitori che premiano un utile trimestrale quasi doppio rispetto alle attese, l'accelerazione sul derisking e l'auspicio di stringere nei tempi previsti su Carige.
Bene in generale le banche con Unicredit che cresce del 5,14%, Banco Bpm del 3,84%, il risparmio gestito con Finecobank a +3,87%, dopo i conti che hanno messo in luce utili e ricavi in rialzo e le auto, con Pirelli (+3,3%) in spolvero in attesa dei conti.
In coda Saipem (-4,86%), penalizzata dal nuovo calo del greggio, il contratto giugno del Wti scende dell'1,64% a 101,4 dollari al barile, il Brent luglio dell'1,93% a 103,88 dollari, e nel giorno in cui l'amministratore delegato Francesco Caio ha detto al Sole 24 Ore che la società intende accelerare sulle cessioni e sull'aumento di capitale da 2 miliardi di euro, eseguendolo entro l'estate. In discesa anche Leonardo (-4,23%) e St (-0,3%).
Sul mercato valutario, l'euro è poco mosso sul biglietto verde e passa di mano a 1,054 dollari (1,055 dollari in avvio e 1,057 ieri in chiusura) e a 137,136 yen (137,616 all'apertura e 137,9 alla vigilia). Il cambio dollaro/yen è a 130,09. Infine, spread in lieve calo a 201 punti, dai 204 dell'avvio e i 203 del finale di ieri. Cala lievemente, pur restando sopra la soglia del 3%, il rendimento del BTp decennale benchmark al 3,08% dal 3,14% precedente.
A metà giornata, il differenziale tra Btp e Bund è tornato sotto 200 punti, facendo segnare 199,1 intorno alle 14, rispetto ai 205,5 punti della chiusura del giorno precedente. Aveva sorpassato i 200 punti dal 6 maggio. Il rendimento del decennale italiano è sceso al 3,020%, rispetto al 3,22% della chiusura giorno prima.
Commenti