Economia
Borse Ue ai minimi da marzo, Milano perde il 2,8%. Su lo spread, crollo Saipem

Inizio di settimana negativo per i listini europei: le parole di Lagarde affondano tutte le piazze. Il differenziale tra Btp e Bund si allarga oltre i 240 punti
Effetto Bce sulle Borse europee: Milano perde oltre il 2,7%. Tracollo Saipem
Record dell'inflazione americana, le parole da falco della presidente della Banca centrale europea Lagarde e il timore la Fed possa accelerare la stretta di politica monetaria mandano ko i listini europei. Dopo il venerdì nero, che ha chiuso la peggiore settimana dall'ottobre 2020, i listini europei continuano a essere colpiti dalle vendite in attesa dell'appuntamento, mercoledì, con il vertice della banca centrale americana, da cui ci si attende un aumento dei tassi di 50 punti base.
A fineseduta a Piazza Affari il Ftse Mib ha perso il 2,79%, peggio anche degli altri listini continentali. Dow Jones in rosso di quasi il 2%. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, guadagnano terreno in controtendenza Recordati (+1,46%) e Campari (+1,86%). Ennesimo tracollo di Saipem che ha completato il frazionamento in nuove azioni e che perde quasi il 15%. Male anche Nexi, che lascia sul terreno il 7,9%.
Borsa, continua la corsa dello spread: vola il differenziale Btp-Bund
Vendite anche sull'obbligazionario con conseguente impennata dei rendimenti: lo spread BTp-Bund si è allargato oltre i 235 punti base, con il rendimento del decennale che arriva al 4%. Era da maggio 2020 che il differenziale con il bund tedesco non raggiungeva una quota così elevata. Sul mercato dei cambi l'euro scivola sotto quota 1,05 dollari, a 1,0462 da 1,0518 venerdì in chiusura.
Continua a perdere quota lo yen, mentre la banca centrale giapponese resta l'unico bastione della politica monetaria ultra accomodante ormai alle spalle in tutte le altre economie sviluppate: la divisa nipponica è scesa al nuovo minimo da 1998 nei confronti del dollaro a 135,20, prima di recuperare in parte terreno.
Un euro vale ora 140,77 yen (da 141,09), mentre il dollaro è a 134,55 (da 134,15). In deciso calo il petrolio, con il future agosto sul Brent giù dell'1,31% a 120,40 dollari al barile e il contratto luglio sul Wti a -1,36% a 119,03 dollari. In aumento dell'1,5% a 83,7 euro per megawattora il gas naturale in Europa.