Economia
Ferrari, problema ai freni: ritirate 2.200 auto dalla Cina. Titolo ko in Borsa

"I veicoli coperti dal richiamo possono aumentare il rischio di perdite di liquido dei freni, con conseguente riduzione delle prestazioni di frenata"
Ferrari, la notizia è stata confermata dalla casa di Maranello
Non bastano il Covid e la guerra in Ucraina, una tempesta perfetta si abbatte sulla storica casa automobilistica italiana: la Ferrari ha ritirato 2.200 auto sportive di lusso dalla Cina per un problema ai freni. La notizia dell’authority cinese, citata dall’agenzia Bloomberg è stata confermata dalla casa di Maranello.
Il comunicato specifica che "i veicoli coperti da questo richiamo possono potenzialmente aumentare il rischio di perdite di liquido dei freni, con conseguente riduzione delle prestazioni di frenata o guasti ai freni, poiché il tappo del serbatoio del liquido dei freni non garantisce la ventilazione adeguata richiesta per mantenere la pressione atmosferica nel serbatoio. Ci sono rischi per la sicurezza".
"La sicurezza e il benessere dei nostri clienti sono la nostra priorità. Operiamo secondo rigorose linee guida di sicurezza e protezione per garantire che i sistemi e le procedure corrette siano sempre in atto", ha sottolineato ancora la casa automobilistica.
Nella nota di Ferrari International Trading (Shanghai) si legge che si "sostituirà gratuitamente il tappo del serbatoio del liquido dei freni per i veicoli rientranti nell'ambito del richiamo; e riprogrammerà la strumentazione per aggiornare il messaggio di avviso quando il livello del liquido dei freni è troppo basso".
Infine, la casa di Maranello sottolinea che "le auto interessate dal ritiro, a partire dal 30 maggio 2022, sarannno 458 Italia, 458 Speciale, 458 Speciale A, 458 Spider, 488 GTB e 488 Spider prodotte tra il 2 marzo 2010 e il 12 marzo 2019, per un totale di 2222 veicoli".
Immediata la reazione negativa in Borsa: lascia su terreno il 3,5% a fine seduta.