Economia
Risiko bancario e la scalata a Mediobanca: indagati Caltagirone, Milleri e Lovaglio per aggiotaggio
Secondo gli inquirenti gli indagati avrebbero concordato l’Offerta pubblica di scambio da 13,5 miliardi di euro con la quale Monte dei Paschi di Siena, di cui il governo era il primo azionista

Scalata a Mediobanca: indagati Caltagirone, Milleri e Lovaglio
Francesco Gaetano Caltagirone, Francesco Milleri e l’amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio, risultano indagati dalla Procura di Milano per aggiotaggio e ostacolo alle Autorità di vigilanza.
Lo scrive il Corriere della Sera, secondo cui gli inquirenti ipotizzano che i tre avrebbero concordato l’Offerta pubblica di scambio da 13,5 miliardi di euro con cui Mps – allora partecipata in maggioranza dallo Stato – ha conquistato Mediobanca tra gennaio e ottobre 2025.
L’intesa sulla scalata, sempre secondo il quotidiano, sarebbe stata tenuta nascosta anche a Consob, Bce e Ivass, e avrebbe comportato un coordinamento non solo sugli acquisti del 2024 delle azioni Mps cedute dal Tesoro, ma anche sugli acquisti di titoli Mediobanca.
Lovaglio, però, ha più volte dichiarato di aver informato già nel 2022 il governo dell’intenzione strategica di puntare su Mediobanca, presentando l’operazione come un percorso industriale necessario per consolidare il gruppo senese nel lungo periodo.
Inoltre, al di là delle contestazioni, l’OPS su Mediobanca si è rivelata un successo reale sul piano operativo: l’adesione degli azionisti è stata dell'86,3%, confermando l’interesse del mercato e permettendo a Mps di superare le soglie decisive per il controllo dell’istituto di Piazzetta Cuccia.
