Economia
Tim, Poste perfeziona la compravendita della partecipazione e Vivendi rinuncia al ricorso sulla cessione della rete fissa
Poste Italiane sale al 24,81% del capitale di Tim in scia al perfezionamento del contratto di compravendita sottoscritto lo scorso 29 marzo

Tim, Poste perfeziona la compravendita della partecipazione e Vivendi rinuncia al ricorso sulla cessione della rete fissa
Poste Italiane sale al 24,81% del capitale di Tim in scia al perfezionamento del contratto di compravendita sottoscritto lo scorso 29 marzo tra Vivendi e la stessa Poste, che, come conferma l'ultimo bollettino sulle partecipazioni rilevanti della Consob, era sospensivamente condizionato alla notifica all'Agcm. In una dichiarazione di intenzioni, Poste afferma che "non intende acquisire una partecipazione superiore alla soglia rilevante ai fini della disciplina sulle offerte pubbliche di acquisto".
La società ritiene che, "nelle attuali circostanze, la partecipazione acquisita sia classificabile di collegamento ai fini del bilancio del dichiarante, corrispondente, quindi, all'esercizio di un'influenza notevole". Poste conferma che "l'operazione rappresenta un investimento di natura strategica, realizzato con l'obiettivo di svolgere il ruolo di azionista industriale di lungo periodo, che possa favorire la creazione di sinergie tra il dichiarante e l'emittente, nonché apportare valore aggiunto per tutti gli stakeholder, oltreché promuovere il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia".
Conseguentemente Vivendi ha presentato rinuncia al ricorso in appello sulla decisione di Tim di cedere gli asset di rete fissa a un consorzio guidato da Kkr senza passare da un'assemblea straordinaria. La fine del contenzioso legale avviato da Vivendi presso il Tribunale di Milano era parte dell'accordo con Poste Italiane, che grazie all'acquisto dal gruppo francese di quota del 15% è diventato il principale azionista dell'ex-monopolista delle tlc in Italia.