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Esteri
Parigi, bombole di gas: caccia a una 19enne radicalizzata

Due coppie arrestate e una ragazzina di 19 anni super ricercata: e' questo il primo bilancio delle indagini sulla Peugeot 607 riempita di bombole a gas ritrovata a pochi passi da Notre Dame nella notte tra sabato e domenica. Fonti della polizia francese hanno riferito del fermo di una seconda coppia oltre a quella bloccata nella notte tra martedi' e mercoledi' mentre percorreva un'autostrada nei pressi di Orange, nel dipartimento di Vaucluse, nella Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

Il nuovo arresto e' avvenuto a Montargis, nella regione di Loiret 110 chilometri a sud di Parigi dove risiede la prima coppia arrestata che e' anche sospettata di aver abbandonato l'auto: lui 34 anni, lei 29, con figli di tre e sei anni, sarebbero in contatto con la 19enne figlia del proprietario del Peugeot ed erano segnalati dagli 007 come aperti alle tesi del'Isis. E proprio la 19enne, di cui si sono perse le tracce, e' finita al centro dell'inchiesta: sia lei che il padre sono schedati dai servizi segreti come elementi radicalizzati e lei avebbe tentato piu' volte di partire per la Siria. La giovane, ha raccontato il padre agli investigatori, aveva preso l'automobile dicendo di voler andare da un'amica, ma da allora non e' piu' tornata. Intanto e' polemica sui ritardi nel ritrovamento dell'auto: nonostante la Francia sia "piu' che mai sotto attacco", come ha ripetuto il premier Manuel Valls, la Peugeot 607 ha sostato per due ore a rue de la Bucherie prima che venisse segnalata malgrado fosse in divieto di sosta e fosse priva di targa a due passi da obiettivi sensibili come la cattedrale di Notre Dame e la prefettura. Il titolare del bar Le Petit Pont che ha allertato il commissariato ha raccontato che ha dovuto aspettare diverse ore prima dell'intervento della pattuglia di agenti. Malgrado non vi fosse un detonatore, il ritrovamento delle bombole viene preso molto sul serio: il libretto in arabo che era nell'abitacolo e' in corso di traduzione. La procura anti-terrorismo della capitale francese ha aperto un'inchiesta per associazione a delinquere per crimini terroristici.

Gia' a maggio, in un'audizione davanti all'Assemblea nazionale Patrick Calvar, direttore generale della sicurezza interiore (Dgsi), si era detto "persuaso" che l'Isis "passera' alla fase delle auto bomba e degli ordigni esplosivi". Si ipotizza che in questo caso possa essersi trattato di un attentato per il quale si era in attesa dell'arrivo di un complice, prima che qualcosa andasse storto. Il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve ha ricordato che solo nel mese di agosto sarebbero stati sventati tre possibili attacchi. Mentre il governo ha comunicato che per la prima volta gli aspiranti jihadisti francesi che partono per la Siria stanno diminuendo. Si tratta della conseguenza delle sconfitte militari dell'Is, ma anche dell'effetto degli appelli del Califfato a non venire piu' ma a condurre gli attacchi direttamente in patria. Nel primo semestre 2016 ci sono stati piu' jihadisti francesi (28) uccisi che nuove leve (18). Il contingente francese del Califfato resta comunque il piu' importante in termini assoluti: 689 persone, tra cui 275 donne e 17 minorenni.

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parigi bombole di gas ragazza 19 anni





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