Repubblica, Mauro lascia la direzione. A gennaio arriva Calabresi
La Repubblica avrà il terzo direttore della sua storia a partire dal prossimo gennaio. Ezio Mauro lascerà il suo incarico a inizio 2016. Dopo alcune indiscrezioni, la notizia è stata confermata dallo stesso Mauro durante la riunione di redazione, spiegando che l'addio alla testata che dirige dal 1996 avverrebbe il 14 gennaio del 2016, giorno del quarantesimo anniversario. In quella data infatti uscì il primo numero del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari (era il 14 gennaio del 1976). Il successore di Mauro sarà Mario Calabresi, attualmente alla guida de La Stampa.
Per la verità, però, secondo i rumors, già ieri Mauro aveva riferito ai suoi più stretti collaboratori che era in procinto di lasciare Repubblica. E oggi l'ha di fatto ufficializzato in una riunione che per quanto riservata (ma neanche tanto) ai responsabili dei servizi, è evidente che ben presto il contenuto sarebbe stato di dominio pubblico.
Mauro, 67 anni, dirige il giornale dal 1996, cioè da quando ha ricevuto l'eredità del fondatore Eugenio Scalfari. Per oggi pomeriggio il comitato di redazione della testata è stato convocato dall'editore, per quelle che si ritiene saranno comunicazioni ufficiali sull'avvicendamento al timone del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari e che ha avuto in Mauro il secondo direttore della sua storia.
E a La Stampa...
Dopo l’uscita di Mario Calabresi, che andrà a dirigere La Repubblica, l’editore della Stampa John Elkann ha deciso di valorizzare i talenti e le diverse professionalità del quotidiano nominando Maurizio Molinari direttore della Stampa e direttore editoriale dell’Itedi (l’editrice), Massimo Russo condirettore del quotidiano e Massimo Gramellini direttore creativo dell’Itedi, confermandolo vice direttore della Stampa.