Auto e Motori
Pollutec 2025: SUSTAINera e SOREMO, economia circolare Stellantis
A POLLUTEC 2025, SUSTAINera e SOREMO presentano un circuito chiuso dell’alluminio: i motori ELV diventano lingotti per nuovi propulsori Stellantis, tagliando sprechi lungo la filiera.

C’è una notizia che racconta più di un evento in calendario: la partecipazione di SUSTAINera, la business unit di Stellantis dedicata all’economia circolare, a POLLUTEC 2025 insieme a SOREMO
, partner storico nel riciclo dei motori ELV (veicoli a fine vita). È la fotografia di una filiera che ha smesso di trattare i rifiuti come un costo e ha iniziato a considerarli risorse. Dal recupero dei materiali alla loro reimmissione in produzione, il messaggio è chiaro: la transizione ambientale si costruisce con progetti industriali concreti, capaci di chiudere il cerchio.
Sin dal 1986 SOREMO raccoglie e tratta oltre 60.000 tonnellate di motori ELV l’anno in tutta Europa, specializzandosi nella differenziazione avanzata di alluminio, ferro, rame e plastica. Non è una demolizione “di base”: la lavorazione arriva fino alla raffinazione dell’alluminio in lingotti di alta qualità, forniti da anni alla fonderia Stellantis di Mulhouse. Qui il metallo rinasce sotto forma di componenti per nuovi propulsori. È il cuore di un circuito chiuso dell’alluminio che nel 2025 è stato ulteriormente consolidato, trasformando una pratica virtuosa in standard di fabbrica.
Il percorso dei materiali racconta la logistica di un’economia circolare che funziona. I motori a fine vita vengono ritirati dal Circular Economy Hub di Torino e da altri impianti autorizzati gestiti da partner selezionati. Seguono fasi controllate di smontaggio, separazione e raffinazione fino alla produzione dei lingotti di alluminio, che tornano alla fonderia di Mulhouse per diventare nuovi componenti motore. È un ciclo che riduce gli sprechi, limita il ricorso a materie prime vergini e crea valore proprio dove un tempo si contavano solo costi di smaltimento e emissioni.
A POLLUTEC 2025 la dimostrazione è tangibile: SUSTAINera porta un caso d’uso misurabile, con processi tracciati e metriche replicabili. Il “segreto” non è solo nel trattamento fisico dei materiali, ma nel sistema di gestione del flusso di materiali sviluppato internamente: una regia che individua, recupera, ricicla e reintegra alluminio, rame, plastica e persino batterie, attingendo da rifiuti industriali interni, rottami, parti obsolete, manutenzione post-vendita ed ELV. L’obiettivo è alimentare cicli chiusi circolari in grado di sostituire i materiali vergini nella produzione di nuovi veicoli e componenti, migliorando l’efficienza delle risorse lungo tutta la catena.
Tessere insieme competenze diverse è la vera leva competitiva. La joint venture SUSTAINera Valorauto offre ai costruttori servizi B2B e B2C per la gestione degli ELV, facilitando la tracciabilità dei componenti e l’upcycling dei materiali strategici. La rete in espansione di partner — dal centro di smontaggio all’impianto di trattamento, fino alla fonderia — rende la filiera più resiliente e affida all’industria il compito di garantire l’approvvigionamento di risorse critiche, dall’alluminio al rame. È una logica che sostituisce l’esternalità negativa con una catena del valore: i materiali recuperati diventano input certificati per nuovi cicli produttivi Stellantis.
Il circuito chiuso non è solo un esercizio di coerenza ambientale: è una strategia industriale. Riducendo la dipendenza da materie prime vergini, la filiera assorbe meglio gli shock di prezzo, accorcia i tempi e controlla la qualità. Per un gruppo globale come Stellantis, questo significa programmare con maggiore certezza i volumi, uniformare gli standard tecnici e accelerare il time-to-market di componenti cruciali. Per gli stakeholder, significa occupazione qualificata, investimenti in impianti e innovazione lungo l’intero perimetro dell’automotive.
Dietro il racconto del metallo che rinasce c’è una nuova grammatica del prodotto. La progettazione per il riciclo entra in dialogo con la manutenzione e con la raccolta dati di filiera, in modo che i componenti siano identificabili, tracciabili e recuperabili. Così SUSTAINera lavora perché il fine vita non sia più un punto, ma una virgola: una fase prevista, gestita e valorizzata. Il risultato è una riduzione delle perdite di materiale, una migliore qualità dei flussi in ingresso alla fonderia e una stabilità maggiore delle forniture, elementi decisivi per la competitività europea.
Il valore simbolico di POLLUTEC 2025 è tutto qui: da vetrina dell’innovazione a banco di prova per modelli già operativi. Con SOREMO, SUSTAINera mostra come l’alluminio dei motori ELV possa diventare lingotti e poi nuovi motori, in un processo che mette insieme ricerca, impianti, normative e mercato. Non si tratta di promettere miracoli, ma di standardizzare pratiche che funzionano. E il fatto che la fonderia di Mulhouse utilizzi da anni questi lingotti è la prova che il cerchio non è un’ipotesi, ma industria.
Questa alleanza tra tecnologie, governance e partner apre una stagione in cui l’economia circolare è strumento di politica industriale e non semplice etichetta. Per Stellantis, significa riscrivere la catena del valore con l’ambiente al centro e con l’efficienza come misura del successo. Per il sistema, significa meno rifiuti, meno sprechi, più materia che torna in vita. È il passo avanti necessario per un settore che vuole garantire disponibilità di materiali e competitività, senza rinunciare all’impegno ambientale lungo il ciclo di vita.
Insieme, SUSTAINera e SOREMO propongono una trasformazione sostenibile dell’automotive: dal ritiro dei motori ELV nei centri di smontaggio al recupero delle leghe, dalla produzione dei lingotti di alluminio alla fusione in nuovi componenti. È una sinfonia di azioni che rende concreta la promessa della circolarità: trasformare ciò che era scarto in valore e ridare senso — industriale e ambientale — all’auto del futuro.