ROMA (ITALPRESS) - "Stoltenberg o ritratta o chiede scusa o si dimette". Perché parlare di guerra, parlare di usare le bombe o i missili o le armi italiane che abbiamo mandato all'Ucraina per difendersi sul suo territorio e invece per combattere, colpire e uccidere fuori dal suo territorio, non è in nome mio, non in nome della Lega, non in nome del popolo italiano". Così il vice premier, ministro e segretario della Lega, Matteo Salvini, a margine di un appuntamento elettorale a Napoli, in merito alle dichiarazioni del segretario generale della Nato sulla possibilità di autorizzare l'Ucraina a usare sul territorio russo le armi fornite dall'Alleanza. "Quindi noi dobbiamo difendere l'Ucraina aggredita e lo stiamo facendo sin dal primo minuto, ma non siamo in guerra contro nessuno. Io non voglio lasciare ai miei figli la terza guerra mondiale alle porte", ha spiegato. "Quindi la Nato non può imporci di uccidere in Russia né nessuno può imporci di mandare dei soldati italiani a combattere o a morire in Ucraina. Un conto è difendere, un conto è uccidere. Quindi - ha concluso - assolutamente mai nella vita e quindi questo signore o chiede scusa o rettifica o si dimette, altre vie non ci sono". (ITALPRESS).- Foto: Agenzia Fotogramma -ads/r26-Mag-24 13:47
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