Politica
Centrodestra, FI punge Meloni. Federazione: Lega registra "Prima l'Italia"

Forza Italia al veleno con Meloni: "Pensi alla coalizione, non al suo partito". La federazione di centrodestra parte dalla Sicilia
Tensione nel centrodestra. FI a Meloni: "Stop diktat"
Acque agitate nel centrodestra dopo le parole di Giorgia Meloni, che ha insinuato dubbi su quale sia il vero obiettivo di Forza Italia e Lega. Ovvero, non la vittoria della coalizione per andare al governo del Paese, bensì dare nuovamente vita a "alleanze arcobaleno" dopo le elezioni politiche del 2023, ammettendo che c'è una "evidente difficoltà nel centrodestra". Insomma, è l'interrogativo posto da Meloni, "per loro la priorità è battere la sinistra o frenare la crescita di FdI?". La replica degli alleati non è stata tenera: "Si è leader di una coalizione non tanto per prendere voti per il proprio partito ma se si è in grado di far vincere la coalizione. Senza Forza Italia non si vince e chi guarda la pagliuzza negli occhi degli altri deve vedere se c'è la trave negli occhi propri", scandisce Antonio Tajani, impegnato a Napoli per la presentazione della kermesse azzurra del 20 e 21 maggio a cui parteciperà Silvio Berlusconi.
"Un centrodestra diviso e litigioso è perdente e non serve a nessuno. I diktat e le imposizioni non aiutano", afferma in un'intervista Licia Ronzulli. "Per questa ragione è auspicabile che, invece di alimentare schermaglie su chi farebbe o meno il bene della coalizione, si apra finalmente una nuova stagione di collaborazione e condivisione".
La Lega registra il marchio "Prima l'Italia". La federazione parte dalla Sicilia
Nel frattempo, la Lega spinge per la federazione di centrodestra e registra il marchio di "Prima l'Italia". Come spiega il Corriere della Sera, "la «cosa» di Salvini è ormai in cantiere. Il nuovo soggetto politico che nasce per le amministrative siciliane, «Prima l’Italia», è stato «messo in cassaforte». Nel senso che è stata registrata l’associazione che presenterà il simbolo dopo che l’ingegneria costitutiva è stata messa a punto da Roberto Calderoli, il luciferino architetto di tutti gli statuti di ispirazione leghista. «Prima l’Italia» è stato depositato nello studio del notaio romano Alfredo Becchetti, che per inciso è anche il coordinatore della Lega a Roma".
L'esperimento parte dalla Sicilia, ma potrebbe essere replicato in futuro anche su scala nazionale. Come scrive il Corriere, "al momento, il valore aggiunto di «Prima l’Italia» potrebbe emergere soprattutto a Messina, una delle piazze più complicate dell’isola. Il sindaco uscente Cateno De Luca è in polemica con i partiti e soprattutto con i centristi. La confluenza del centrodestra sotto al nuovo simbolo potrebbe sgomberare la strada ad un accordo".