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Draghi: "Italia richiesta come garante sia da Russia che da Ucraina"

"Ho espresso a Putin la convinzione che per risolvere i nodi di un accordo fosse necessario un incontro con Zelensky"

Guerra Russia Ucraina, Draghi: "Ho chiamato Putin per parlare di pace" 

"Ho chiamato Putin per parlare di pace e per chiedere un cessate il fuoco, anche breve. Le condizioni non sono mature ma è stato aperto il corridoio umanitario di Mariupol. Ho espresso a Putin la convinzione che per risolvere i nodi di un accordo fosse necessario un incontro con Zelensky. La risposta è stata che i tempi non sono ancora maturi". Così il presidente Mario Draghi, in conferenza con la stampa estera. 

Per Putin i contratti esistenti rimangono in vigore, le aziende europee continueranno a pagare in euro o in dollari. "La conversione dal pagamento è un fatto interno alla federazione russa. Questo è quello che ho capito", ha sottolineato il presidente del Consiglio. "La sensazione che ho avuto è che non sia semplice cambiare la valuta del pagamento senza violare i contratti sull'energia". 

"Sul Def non è previsto che ci sia alcuna indicazione sulle spese militari", ha detto il premier Mario Draghi alla stampa estera, "ma ad oggi non c'è alcun problema", l'impegno dell'Italia sull'aumento delle spese militari è stato preso nel 2014 e ribadito da tutti i governi. "L'impegno dell'Italia è confermare gli impegni con la Nato". "Non c'è disaccordo nella maggioranza", ha osservato Draghi, ricordando l'incontro avuto con l'ex premier Conte che ha proposto un arco dell'aumento delle spese militari fino al 2030 mentre il ministro Guerini ha parlato del 2028.

"E' inaccettabile, i contratti sono definiti in euro e in dollaro e non è fattibile una riconversione dei pagamenti in rubli".  "Il vincolo del 2024 è un'indicazione, non è un obiettivo. Molti governi europei lo hanno disatteso. L'Italia ha un livello di spesa leggermente inferiore della Germania. E' un obiettivo verso cui tendere con continuità e realismo. Non c'è nessuna sorpresa in questo obiettivo di tendenza", ha detto il premier rispondendo ad una domanda sull'aumento delle spese militari al 2% del Pil entro il 2028. 

"La Turchia sta svolgendo un ruolo importantissimo per favorire il negoziato tra Russia e Ucraina. I rapporti, non solo dal punto di vista commerciale, sono molto migliorati". Sul tema dell'inflazione "ci sarà un incontro con i sindacati italiani la prossima settimana".  Metre per quanto riguarda le importazioni del gas "non c'è pericolo", ribadisce il premier. "Germania e Italia stanno finanziando, insieme a tutti i paesi inmportatori di gas, di grano, la guerra russa. Non  c'è dubbio. Per questo nel Consiglio europeo abbiamo spinto per un 'price cap' sul gas, non c'è nessun motivo perchè il gas sia così caro per gli europei. Ma non è semplice. Per ridurre i finaziamenti alla Russia dobbiamo abbassare il prezzo del gas", ha osservato. 

"La disponibilità di Zelensky per arrivare alla pace è sempre stata totale. Finora i fatti dicono che non c'è stato questo stesso desiderio da parte di Mosca, i fatti dicono che è stata solo la difesa dell'Ucraina che ha rallentato l'invasione e che forse oggi porta a un processo di pace". 

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