FdI: "Commissariare la sanità pugliese. Di fatto, la Lega puntella Speranza"
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A Pier Luigi Lopalco, assessore alla Sanità in Puglia, è stata tolta la responsabilità delle vaccinazioni per darla alla Protezione Civile, che cosa sta succedendo?
"Esatto. Proprio due giorni fa il presidente Emiliano ha tolto la pertinenza delle vaccinazioni all'assessore Lopalco per darla in capo al dottor Lerario, responsabile regionale della protezione civile. Anche in questo caso registriamo un'incapacità totale a livello di gestione che porta la Puglia a essere ultima in Italia per vaccinazioni a ultra 80enni e ultra 70enni. Ricordo, che sono le due categorie con la mortalità più alta, mentre sotto i 50 anni la mortalità è circa dell'1%. Dobbiamo mettere in sicurezza ultra 80enni e ultra 70enni per due motivi: salvare loro la vita, mission principale, ed evitare un'eccessiva ospedalizzazione intasando le terapie intensive e i reparti ordinari. In Puglia, oggi, abbiamo l'occupazione al 47% delle terapie intensive quando l'alert scatta sopra il 30%. Emiliano ha rimosso Lopalco ma il fallimento è globale. Ecco perché insistiamo con la richiesta a Draghi di commissariare la sanità pugliese".
Come valuta la linea della prudenza sulle riaperture da parte del ministro della Salute Roberto Speranza? Fosse stato per lui, probabilmente, non riapriremmo nemmeno il 3 maggio...
"Purtroppo l'Italia è prima al mondo per mortalità su 100mila abitanti e terza per letalità su 100mila abitanti, cioè i morti riferiti a quella specifica patologia. Bastano questi dati per denunciare la totale inadeguatezza del ministro Speranza, riconfermato sulla sua poltrona nonostante un anno di chiusure non abbia portato alcun miglioramento, anche a causa della scelta di procedere con la contrattazione a livello europeo sui vaccini. Altri Paesi, coma il Regno Unito, la Serbia e Israele, hanno scelto di contrattare individualmente sui vaccini e hanno già superato il 60% di dosi somministrate e ora possono riaprire, anche se sempre con cautela. Da noi invece è ancora tutto chiuso con un danno anche economico e non solo sanitario. Il tutto con ristori insufficienti senza alcuna prospettiva di uscita dal tunnel. E' un dato scientifico che all'aperto la percentuale di contagi sia bassissima ed è quindi il momento di aprire, almeno all'aperto, bar, ristoranti e attività sportive. Tutto quello che il ministro Speranza ha sempre negato".
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