Politica
M5S, dopo addio di Ianaro lite col Pd: ci ciulate deputati, che alleati siete?

Siparietto Buffagni-Delrio alla Camera dopo l'addio della deputata Angela Ianaro: un altro piccolo "incidente" tra pentastellati e dem
L'addio di Ianaro al 5S e il suo contestuale passaggio al gruppo Pd alla Camera segna un altro piccolo incidente nei rapporti tra pentastellati e dem
Si fa presto a dire campo largo. L'addio della deputata Ianaro segna un altro piccolo incidente nei rapporti tra pentastellati e dem, usciti un po' 'ammaccati' dalla partita del Quirinale di gennaio. Non è stata particolarmente gradita, in casa M5S, la decisione del Partito democratico di accogliere la parlamentare campana fuoriuscita.
Lo dimostrano le dichiarazioni del ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli: "Non commento la scelta della collega Ianaro, ma diciamo che ci sono delle minime regole di rispetto tra le forze politiche per far funzionare un'alleanza, specialmente in vista del momento storico e delle sfide che ci aspettano", dice il capo delegazione 5 Stelle al governo riferendosi al Pd. Un 'mood' perfettamente riassunto dal siparietto avvenuto nel pomeriggio alla Camera tra il deputato M5S Stefano Buffagni e l'ex capogruppo Pd Graziano Delrio.
L'ex viceministro grillino allo Sviluppo economico incrocia l'esponente dem in un corridoio del piano Aula: "Ma cosa fate, ci 'ciulate' i parlamentari? Ma che alleati siete?", dice tra il serio e il faceto Buffagni, con accento meneghino, dolendosi con Delrio del passaggio di Ianaro nel gruppo democratico. "E noi cosa c'entriamo, siete stati voi a metterla alla porta...", la risposta dell'ex ministro Pd. "Ma se per mesi lei ha provato a entrare nella Lega...", ribatte BuffagniE intanto il M5S perde un altro pezzo a Montecitorio. La scelta di Ianaro era attesa da giorni.
La settimana scorsa la pentastellata aveva minacciato l'addio al Movimento dopo essere stata sostituita, in Commissione affari sociali, perché contraria ad un emendamento grillino che consentiva la vendita dei tamponi nella parafarmacie. "Una scelta dolorosa ma inevitabile alla luce degli ultimi accadimenti", ha commentato a caldo con l'Adnkronos la deputata, che poi in un post su Facebook ha spiegato le ragioni del suo addio: "Vado via perché sento di non riconoscere e non riconoscermi nel M5S.
Vado via perché, nel tempo, il senso di solitudine e di vuoto sono divenuti incolmabili. Era iniziato tutto con un sogno, quello di riuscire a far dialogare scienza e politica, aprendo le porte del Parlamento ai tanto vituperati temi della ricerca scientifica" ma "quella luce che ha illuminato finora le mie azioni all'interno del Movimento si è affievolita".
Nello stesso post Ianaro ha ringraziato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio "per il suo costante supporto", confermandogli "stima, affetto e sostegno in un momento difficile come quello che stiamo affrontando con la guerra in Ucraina". Ianaro è la quarta deputata eletta nel M5S a passare col Pd, in questa legislatura. Prima di lei erano stati Santi Cappellani, Paolo Lattanzio e Michele Nitti ad entrare nella famiglia dem. Al Senato invece l'ex grillino Gianni Marilotti ha aderito al gruppo Pd dopo una militanza nel gruppo Misto, nel gruppo 'Per le autonomie' e nel gruppo 'Europeisti-Maie-Centro democratico', poi sciolto.
Articolo a cura di Antonio Atte- Adnkronos