Politica
Virginia Raggi: "Facciamo un patto con gli imprenditori per rilanciare Roma"

La Sindaca ha discusso al Convegno dei Giovani Industriali di economia, grandi opere e democrazia partecipata
La Sindaca di Roma Virginia Raggi ha partecipato al Convegno dei Giovani Industriali a Rapallo, collegandosi via Skype dalla Capitale. Intervistata da Mia Ceran e Sandro Parenzo, ha parlato soprattutto del progetto “Fabbrica Roma”, invitando gli imprenditori a investire nella città: “Stiamo lavorando molto per farla ripartire. Venite a investire a Roma, ci sono mille potenzialità. Vogliamo fondere la tradizione dei mercati rionali con l'facendone, imprenditoria, sul modello di Madrid e Barcellona, dei luoghi dove prendere l'aperitivo e usufruire di vari servizi. Vogliamo che Roma torni ad essere un polo di attrazione con risalto mondiale. La città si è chiusa tanto in se stessa negli anni precedenti. In 'Fabbrica Roma' si lavora gomito a gomito, con gli operai vicino agli imprenditori, secondo un modello olivettiano. Abbiamo sottoscritto un protocollo con i sindacati per sviluppare e rilanciare la nostra città. A Roma il tessuto è fatto prevalentemente di piccole e medie imprese: bisogna lavorare insieme, perché anche Università e ricerca sono importantissime”.
A un anno di distanza dalla sua elezione, Raggi non ha voluto autoassegnarsi un voto: “Io sono molto critica, ma comunque saranno i cittadini a darmi un voto. Lo fanno tutti i giorni, così come ogni giorno facciamo un bilancio delle cose fatte. Generalmente, vado via dal Campidoglio intorno alle due di notte, dopo esserci detti che fare il massimo non è comunque abbastanza e che all'indomani faremo di più. Giudicherà la gente, ma quando esco per strada vedo che le persone sono con noi perché vedono che sta cambiando qualcosa”.
“Direi che siamo nel 'Break Even Period', se mi passate la metafora. Arriveremo a produrre utili, ovvero servizi per i cittadini, ma se una casa non ha fondamenta solide, viene giù. E' per questo che ci stiamo lavorando molto. Un esempio? Abbiamo eliminato le Botticelle dalle strade e stiamo pensando di introdurre le biocarrozze elettriche: le licenze verranno convertite, senza perdere posti di lavoro”.
Rispetto ai temi della new-economy, Raggi ha detto: “L'amministrazione deve capire i cambiamenti e confrontarsi con le parti. Io ho dato sostegno ai tassisti perché protestavano contro una riforma dettata dall'alto. Indipendentemente dal merito della protesta dei taxi, la politica deve elaborare i temi, questo vale anche per la new-economy. Non bisogna calare le scelte indipendentemente dalle esigenze delle persone. Con 'Fabbrica Roma' lavoreremo insieme per rilanciare la città. Abbiamo sempre detto che il voto a M5S non sarebbe finito con la delega data ai rappresentanti, ma che avremmo continuato secondo il democrazia partecipata. Il progetto 'Roma Ascolta Roma' ci ha portato in tutti e 15 e municipi per elaborare il piano sociale, che non avevamo. Abbiamo scelto quale progetto portare al bando europeo per il bando sulle idee urbane innovative”.
Rispetto alle scelte di Mediaset, Sky e altre aziende che hanno deciso di lasciare la Capitale, la Sindaca ha ribadito come quei processi siano partiti diversi anni fa: “Sky erano anni che stava costruendo un polo a Milano. L'unico modo per invertire questa rotta è lavorare insieme, per capire dove vogliamo andare. Noi crediamo che Roma abbia potenzialità enormi, ma dobbiamo unirci con le categorie che vogliamo salvare. O lavoriamo per sistemi o siamo destinati a perdere”.
La prima cittadina della Capitale ha affrontato anche il tema dei grandi progetti: “Lo stadio della Roma è un progetto che abbiamo trovato sul tavolo e che a nostro avviso prevedeva una grossa speculazione edilizia, con opere di dubbia utilità. Abbiamo cercato di abbattere la cubatura delle aree non strettamente funzionali e cercato di dare vita a uno stadio di concezione moderna, con opere pubbliche persino ampliate, abbiamo messo in sicurezza l'area. E' un risultato concreto e tangibile”.
Sul tema, Raggi ha dialogato a distanza con il Presidente Rossi, che è stato piuttosto schietto sui problemi aperti: “Sono romano come Lei e conosco i problemi della città”, ha detto Rossi. “Non faccio osservazioni banali sulla sporcizia o sulle Olimpiadi, che per me sono un'occasione persa. Confindustria ha sempre dato il suo supporto allo sviluppo. Se lo vorrà, porteremo centinaia di giovani imprenditori al Campidoglio per svolgere lì il nostro consiglio centrale. Glielo propong perché Beppe Sala mi ha già detto di sì per Milano, ma in quell'occasione bisognerebbe far vedere un progetto su Roma, per il suo futuro. Serve un sistema fatto tra imprenditori e Pubblica Amministrazione. Operazioni come il Convention Bureau sono molto importanti per prendere decisioni come quelle su Olimpiadi, Ryder Cyp e la sede centrale Telecom, che avrebbe potuto creare un polo di enorme importanza, del quale avrebbe beneficiato tutta la città. Sullo stadio della Roma mi piacerebbe sapere quando cominceranno i lavori. Noi siamo per opere ecosostenibili ed ecocompatibili, ma il fatto di non vedere più quelle torri che erano state disegnate da un architetto di fama mondiali è un danno alla città”.