Home
S.E.M.I. 2025: l'intelligenza artificiale? Non va temuta, ma solo se controllata dall'intelligenza culturale
A Modena l'iniziativa di Cultura Italiae, l'associazione presieduta da Angelo Argento per la promozione di progetti che valorizzano merito ed eccellenza. Premiati Crosetto, Boeri, Bottura, Burioni, Marcucci e Giannini

S.E.M.I. 2025: l'intelligenza artificiale? Non va temuta, ma solo se controllata dall'intelligenza culturale
Nulla è buono o cattivo in assoluto. Vale anche per l’intelligenza artificiale. Angelo Argento, presidente di Cultura Italiae, associazione impegnata nella promozione di progetti che valorizzino il merito e l’eccellenza, lo spiega con un’immagine efficace: «Pensiamo a quando è stato scoperto il fuoco. Si è rivelato uno strumento che può causare “morte”, ma è al contempo elemento di “vita” che porta con sé crescita e sviluppo. E così anche per l’intelligenza artificiale».
E cosa può fare la differenza tra usarla bene e male? «L’intelligenza culturale», ribatte rapido. «Ovvero, la capacità dell’uomo, grazie al suo cervello, di utilizzare questo strumento potente per dar vita a cose buone. Nessuna paura, dunque, ma impariamo a usarla. Le posso fare un altro esempio?». Certo. «Pensiamo a quando è stata inventata la stampa a caratteri mobili grazie a Gutenberg, a metà del XV secolo. C’era chi pensava che avrebbe potuto distruggere un’economia, ad esempio il lavoro degli amanuensi, e invece si sono create nuove opportunità, nuove forme di occupazione. Di fronte alle grandi innovazioni bisogna sempre chiedersi come valorizzarle al meglio per il benessere dell’umanità».
Intelligenza culturale, appunto. Due parole che, aggiunte alla domanda “Quale futuro per l’umanità?”, diventano il cuore pulsante di un lungo weekend di incontri, iniziative, idee e tavole rotonde a Modena. Un appuntamento che mette al centro il tema dell’intelligenza culturale intesa, però, non come conoscenza astratta, ma come capacità profonda di comprendere, rispettare e interagire con la pluralità delle culture, in un tempo fragile e complesso.
È l’iniziativa organizzata da Cultura Italiae che prende il nome di S.E.M.I., acronimo di Storie di Eccellenza, Merito e Innovazione, giunta quest’anno alla settimana edizione. Un format che cerca di mettere a confronto personalità di alto profilo e di campi diversi sul tema della cultura come “motore del Contemporaneo”.
L’obiettivo è interessante e ambizioso. «Semi è un modo per mettere il Paese a contatto con una parte di sé che spesso non conosce – chiarisce Argento –. Ovvero, esperienze straordinarie e innovative in tutti i settori della creatività dell’uomo come l’arte, la cultura, l’industria, le scienze e l’economia, che spesso sono sconosciute».
E perché avete puntato proprio su Modena? «Perché è la capitale culturale di una visione dell’arte e della creatività che ha fatto, e continua a fare, il bene del Paese. Pensiamo a Enzo Ferrari: se facciamo il suo nome in qualsiasi parte del mondo non dobbiamo certo spiegare chi sia. Modena è una città simbolo di riconoscibilità. La stessa riconoscibilità che meritano i tanti “sconosciuti” che hanno inventato o dato vita a iniziative davvero importanti».
E quelle che si stanno vivendo a Modena, al Teatro Storchi, dove si sono ritrovati a dialogare nomi autorevoli della cultura, delle istituzioni, dell’economia e dell’impresa come il ministro della Difesa Guido Crosetto, il presidente Mundys Giampiero Massolo, Patrizia Asproni della Fondazione Cultura Impresa, l’a.d. di Ferrari Benedetto Vigna, l’a.d. di Ninetynine Simone Mazzarelli partner di Cultura Italiae e tanti altri. Momento centrale anche quest’anno è la consegna dei Premi “Presidi Culturali Italiani 2025” a personalità come Stefano Boeri, Massimo Bottura, Roberto Burioni, Marialina Marcucci e Giancarlo Giannini, che con la loro opera hanno saputo unire cultura, innovazione e responsabilità sociale. Premio conferito anche al Ministro Crosetto per la sua costante iniziativa volta allo sviluppo e la promozione e valorizzazione della cultura italiana nel mondo attraverso la testimonianza delle forze armate e in particolare della nostra marineria che, attraverso il tour internazionale di Nave Vespucci, ha portato nel mondo l’Italia e le sue eccellenze.
E poi, ancora, la cena di gala all’Accademia Militare di Modena, impreziosita dal contributo del maestro Massimiliano Finazzer Flory. E la chiusura assieme a voci internazionali provenienti da Egitto, Libano e dall’ambito Unesco, con esperienze e riflessioni sul ruolo della cultura come ponte per il dialogo e la pace. Accanto a loro, studiosi, imprenditori, scienziati e sportivi italiani che offrono testimonianze di come intelligenza culturale, innovazione e responsabilità possano intrecciarsi in una visione condivisa. Infine, con l’intervento conclusivo dell’amministratore delegato di Ferrari, Benedetto Vigna, un’immagine dell’eccellenza italiana come opera d’arte perfetta, sintesi di ingegno e bellezza.
Dopo aver toccato oltre 150 città italiane arriva a conclusione di S.E.M.I. a Modena anche SportCity Day, la festa del movimento e della qualità della vita. Sarà il segno tangibile di un appuntamento che non si limita al pensiero e alla parola, ma che invita i cittadini a vivere la cultura come esperienza di benessere, partecipazione e comunità.
L’appuntamento di Modena di S.E.M.I. 2025 è stato realizzato grazie al supporto dei seguenti main partner: Fondazione Lottomatica, Poste Italiane, Fondazione FS Italiane, ADR Aeroporti di Roma, SUMMEET, Wide Group.