Cronache
Violenza in famiglia, botte contro la figlia: “Devi vivere come una rom"

La madre ora non potrà più avvicinarsi alla ragazza. A notare l’insofferenza della giovane è stata la sua professoressa
Violenza in famiglia, botte punizioni e pedinamenti. La madre “Devi frequentare solo rom”
“Devi frequentare solo rom”. Questo l’obbligo a cui è dovuta sottostare per anni una diciassettenne di Cassino, in provincia di Frosinone. Botte, punizioni e pedinamenti: queste le riposte di una madre di fronte a quelle che per lei erano atti di disobbedienza. La sua bambina poteva frequentare sono ragazzi appartenenti all’etnia rom e nessun altro. La giovane non ha mai rinnegato le sue vere origini, voleva solo integrarsi. Questa la storia raccontata dal Messaggero.
La prima a notare lo stato di insofferenza in cui viveva la ragazza è stata la sua professoressa. Impossibile non notare i lividi e le botte ricevute nel corso degli anni. “Le vessazioni sono perdurate nel tempo. L’accusa della madre, che non mancava di aggredire fisicamente e verbalmente la figlia, era sempre la stessa: di avere un comportamento non conforme alle regole familiari della cultura rom”, commenta la polizia.
I continui soprusi e violenze hanno fatto scattare subito dei provvedimenti per tutelare la vittima. La ragazza verrà accolta in una casa famiglia e la madre non potrà avvicinarsi o comunicare in nessun modo con la figlia, se non preventivamente autorizzata dal giudice. La giovane finalmente potrà prendere in mano la sua vita.