Economia
Acea, dopo lo “scandalo” le dimissioni: lascia la presidente Castelli

Il passo indietro arriva dopo le accuse di misoginia all'ad Palermo da parte di una hostess. Castelli: "Decisione di natura strettamente personale"
Acea, si dimette la presidente Michaela Castelli
Si è dimessa la presidente di Acea Michaela Castelli. Lo rende noto l'azienda precisando che la decisione è stata presa per "motivi personali". "L'avvocato Michaela Castelli ha rassegnato le proprie dimissioni, con effetto immediato, dalla carica di Consigliere e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Acea Spa", informa l'azienda. Nella lettera Castelli sottolinea che la sua scelta è stata "assai ponderata e assunta non senza dispiacere: si tratta di una decisione, di natura strettamente personale, la cui maturazione ha preso avvio negli ultimi giorni dell'anno appena conclusosi e che si è via via consolidata nel contesto dei nuovi assetti di governance indicati dal socio di controllo".
Nei giorni scorsi affaritaliani.it si è occupato del caso delle accuse di misoginia all’amministratore delegato, Fabrizio Palermo, da parte di una hostess dell’azienda. "Pretende di essere servito e riverito dalla mattina alla sera con modalità di asservimento da terzo mondo riguardo il rispetto delle donne, le quali vengono sminuite a semplici serve. Usa un campanello per chiamarci", questo si leggeva nella lettera anonima che ha fatto esplodere lo scandalo.
E ancora, nel foglio dattiloscritto e non firmato "per paura di vendette che mi farebbero sicuramente perdere il posto di lavoro" – la donna si sarebbe rivolta proprio alla presidente Michaela Castelli per segnalare, "il comportamento del nuovo ad nei confronti delle hostess e dei dipendenti", a suo dire "viziato da razzismo maschilista".
Fonti accreditate, hanno riferito ad affaritaliani.it che nel 2022 è stata indetta una gara per l’assegnazione di un appalto da 21 milioni di euro, di durata biennale, per il servizio di security e hostess. Poco dopo il suo insediamento, l’amministratore delegato avrebbe “attenzionato” – come si suol dire in questi casi – l’intera procedura e, a fine dicembre, avrebbe fatto saltare la gara. Da qui il sospetto di una "vendetta" nei confronti del manager.
"Sono fiera dei risultati raggiunti dall'organo amministrativo e da tutti i dipendenti di Acea negli ultimi anni – si legge nella lettera in cui Castelli annuncia le dimissioni - in un contesto oggettivamente pieno di difficoltà e durante il quale sono state proprio le persone di Acea a fare la differenza assicurando alla città e ai territori i propri servizi", spiega la presidente uscente ringraziando "i consiglieri, i componenti dell'organo di controllo e tutti coloro in azienda con i quali ho collaborato". Palermo, anche a nome dell'intero Consiglio di Amministrazione, ha ringraziato Castelli "per il contributo prestato in questi anni alla Presidenza della Società".