Economia
Borsa, l'inflazione manda ko l'Ue: a Milano vendite su Tenaris, sale Generali

I listini europei risentono del calo di Wall Street e dei timori sulla tenuta dei consumi a fronte della crescita dell'inflazione
Borsa, a Piazza Affari tiene Snam. In coda Ferrari e Amplifon
Borse europee ancora in calo dopo i conti trimestrali in calo dei colossi Usa della grande distribuzione che hanno alimentato i timori sulla tenuta dei consumi a fronte della crescita dell'inflazione, esacerbando la correzione avviata dopo il rialzo di martedì. Dopo il tonfo accusato ieri da Wall Street, gli investitori continuano quindi a preferire un atteggiamento prudente, monitorando le mosse delle banche centrali, gli impatti dei lockdown in Asia e l'andamento della guerra in Ucraina. Venendo all'Europa, a metà seduta a Piazza Affari il Ftse Mib perde l'1,06%, mentre nel resto dei casi Francoforte segna -1,84%, Parigi -1,98%, Amsterdam -2,84% e Londra -2,38%.
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Sul listino milanese, nonostante il calo dell'utile, il titolo di Generali reagisce bene in Borsa: il colosso assicurativo guadagna oltre l'1% a metà seduta, in controtendenza grazie ai conti del primo trimestre. Inoltre, nella giornata di mercoledì 18 maggio, l'azionista Fondazione Crt ha escluso l'intenzione di vendere la propria quota.
Tra i titoli a maggiore capitalizzazione, in coda al listino si segnalano Ferrari (-3,16%), Amplifon (-3,5%) e Tenaris (-3,87%). Tiene anche Snam (+0,11%) che secondo gli analisti potrà beneficiare del piano europeo RePowerEu per differenziare l'approvviggionamento energetico del Vecchio Continente.
Tra le banche guadagna terreno in controtendenza UniCredit (+0,53%) che resta al centro dell'attenzione anche per possibili operazioni di M&A, che secondo gli analisti saranno tuttavia fattibili solo dopo la fine della guerra in Ucraina e la valutazione dei suoi impatti indiretti.
Sul mercato dei cambi l'euro risale e recupera quota 1,05 dollari: la moneta unica è indicata a 1,0526 da 1,0494 ieri in chiusura e vale anche 134,33 yen (da 134,63). Il rapporto dollaro/yen è a 127,64 (128,27). Dopo l'avvio positivo torna a scendere il prezzo del petrolio: il future luglio sul Brent cede l'1,31% a 107,68 dollari al barile, quello sul Wti con consegna giugno l'1,66% a 107,77 (-1,49% a 105,44 il future luglio). In calo anche il gas naturale in Europa: sulla piattaforma olandese Ttf il prezzo segna -3,2% a 91,5 euro per megawattora.