Economia
Guerra Russia Ucraina, petrolio ancora in volata: toccato il top in 14 anni

I prezzi del petrolio continuano la corsa al rialzo sui mercati asiatici dopo la fiammata di ieri che ha spinto a livelli record sia Wti che Brent
Guerra Russia Ucraina, petrolio ancora in rialzo: tocca il top in 14 anni, Wti +2,8% a 122,74 $, Brent +3,38%
Non si arresta la corsa del petrolio sui mercati asiatici dopo il boom della giornata di ieri: i prezzi del greggio sono nuovamente in netto rialzo con il Wti del Texas che segna un incremento del 2,36% rispetto alla chiusura di ieri sera a New York e passa di mano a 122,04 dollari al barile; il Brent guadagna il 2,89% a 125,79 dollari.
Ieri la Germania si è detta contraria a vietare le importazioni di energia dalla Russia, mentre la Corea del Sud ha affermato che è improbabile che aderisca alle sanzioni energetiche. La Russia ha avvertito che i prezzi del greggio potrebbero salire fino a 300 dollari al barile e Mosca potrebbe chiudere il principale gasdotto verso la Germania se l'Occidente interrompesse le importazioni di petrolio a causa dell'invasione dell'Ucraina.
Gli investitori sono inoltre rimasti concentrati sul possibile crollo della domanda in mezzo alle ricadute della guerra in Ucraina, poiché i prezzi più elevati delle materie prime su tutta la linea hanno alimentato preoccupazioni inflazionistiche e di crescita.
Il mercato è stato scosso anche a seguito della notizia di un possibile ritardo nel rilancio dell'accordo nucleare con l'Iran dopo che Mosca ha chiesto garanzie commerciali agli Stati Uniti. Un barile di Wti viene scambiato a 22,93 dollari (+3%), uno di Brent a 127,5% (+3,5%).