La moda italiana si lascia alle spalle il Covid: nel '22 ricavi oltre i 92 mld
Nei primi due mesi l'export è in crescita del 23%, mentre l'import supera il 30%. A pagare la ripresa dei consumi sul mercato interno
Moda italiana, nonostante l'inflazione elevata i prezzi crescono poco: +1,3%
Pandemia addio. Il mercato della moda italiana nel 2021 è cresciuto del 21,2% e nel primo bimestre del 2022, la crescita è arrivata al 25%, rispetto all'anno precedente, riportando il livello del fatturato sopra quello pre-Covid. Lo si legge nei Fashion economic trends diffusi dalla camera nazionale della Moda in occasione della presentazione della fashion week di giugno.
Se la fine dell'emergenza Covid nei principali mercati occidentali ha avuto un impatto positivo, l'invasione russa dell'Ucraina e la crescita record dei prezzi dell'energia hanno un impatto negativo che i dati ad oggi disponibili, è stato spiegato, non permettono ancora di valutare appieno.
Sul fronte dei prezzi, a fronte di un'inflazione generale ad aprile sopra il 6%, i prezzi al consumo della Moda crescono poco, dell'1,3%. Ma a marzo, a causa dell'aumento di energia e materie prime, i prezzi industriali dei prodotti della Moda sono invece cresciuti del +36% rispetto all'anno precedente.
Se l'export nei primi due mesi è in crescita del 23% rispetto all'anno precedente, quello verso la Russia si è dimezzato a marzo, rispetto allo stesso mese del 2021. L'import è in una forte crescita (+30,8%) per effetto della ripresa dei consumi sul mercato interno, ma le previsioni 2022 sono inevitabilmente condizionate dalle incertezze sulla guerra.
Si prevede comunque che, grazie alla spinta positiva sui consumi di Moda derivante dal superamento della crisi Covid, il fatturato dell'insieme di industria della Moda e collegati supererà i 92 miliardi di euro nel 2022 in crescita del 10,5% rispetto al 2021 e del 2,1% rispetto al 2019, anno pre pandemia.
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