Pensioni, Rdc e lavoro, Calderone apre a Quota 41: "Siamo al lavoro" - Affaritaliani.it

Economia

Pensioni, Rdc e lavoro, Calderone apre a Quota 41: "Siamo al lavoro"

Si è svolto oggi il primo faccia a faccia tra governo e parti sociali, sindacati e rappresentati delle aziende, nella sede romana del ministero del Lavoro

A portare nuove e articolate proposte sul tavolo del ministero del Lavoro è stata anche Confcommercio. A partire dalla riforma degli ammortizzatori sociali entrata in vigore il primo gennaio 2022. "La riforma, si legge nel comunicato, è stata caratterizzata dalla messa in campo di strumenti più inclusivi, ma anche da una più onerosa contribuzione, che incidono soprattutto sulle imprese del terziario di mercato. Per far fronte al particolare periodo storico, è necessario che l’aumento graduale dei costi per le imprese, connessi alla riforma degli ammortizzatori sociali, sia prorogato fino a tutto il 2023".    

"In uno scenario caratterizzato dagli aumenti, dal ritorno di un’inflazione (11,9%) trainata dai prezzi energetici e da crescenti rischi di recessione con conseguenti impatti su imprese ed occupazione, sottolinea ancora Confcommercio, si colloca il rinnovo del nostro CCNL leader, il più applicato in Italia, con impatto su circa 3,5 mln di lavoratori". "Per dare spinta e slancio ai rinnovi dei CCNL dei settori pesantemente condizionati dalla situazione attuale, si evidenzia la necessità di decisi interventi di riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro, e di misure di detassazione degli aumenti contrattuali". 

Inoltre, l'associazione ricorda che "lo strumento dell’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale rappresenta oggi l’unico ammortizzatore sociale di categoria. In considerazione di tale incremento e della forte crisi che grava sulla categoria dei commercianti, sarebbe auspicabile un intervento riformatore che possa garantire la riduzione del prelievo contributivo e, allo stesso tempo, la sostenibilità della misura nel lungo periodo".   

Infine, sul capitolo pensioni, Confcommercio sottolinea che "occorre avviare un percorso che, pur ripristinando un meccanismo di flessibilità in uscita, garantisca la sostenibilità complessiva del sistema ed una stabilità futura delle norme che consenta una migliore programmazione del futuro sia per le aziende che per gli stessi lavoratori. Un obiettivo che può essere raggiunto individuando un mix tra contribuzione versata ed età anagrafica, che sia coerente con le attuali dinamiche demografiche e che soprattutto conservi un saldo ancoraggio del sistema previdenziale ai principi cardine del modello contributivo, salvaguardando la corrispondenza attuariale tra contribuzione versata e prestazioni e modificando la prestazione attesa in base all’età effettiva di pensionamento".