Guerra Ucraina, Israele media con Putin: sul piatto l'Iran, che si arrabbia
Il premier israeliano Bennett prova a ritagliarsi il ruolo di mediatore. Ma l'inclusione nei discorsi con Putin fa arrabbiare l'Iran con la alleata Mosca
Guerra in Ucraina, Bennett tenta la mediazione ma la Russia fa arrabbiare l'Iran
Il premier israeliano Naftali Bennett ha concluso la sua visita in Germania e sta rientrando in Israele. Con il cancelliere tedesco, Bennett ha discusso di "vari temi, inclusa la situazione fra l'Ucraina e la Russia", riporta il Times of Israel citando lo staff di Bennett. Il premier israeliano ha parlato nel corso della serata di sabato due volte con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, la prima mentre si trovava ancora Mosca doppo l'incontro con Vladimir Putin.
La posizione israeliana sul conflitto è peculiare: Israele è l'unico Paese occidentale che può vantare relazioni privilegiate sia con la Russia (per ragioni storiche, di immigrazione e del ruolo di Mosca come power broker in Medio Oriente) che con l'Ucraina (dove vive una comunità di circa 50.000 ebrei, tra cui lo stesso presidente Volodymyr Zelensky). Per questo ha cercato di mantenere un canale aperto con entrambe le parti.
Secondo alcuni media, sarebbe stata Kiev a chiedere un maggiore ruolo israeliano come intermediario. Sul tavolo con Putin, come spiega Repubblica, c'erano anche Siria, dove il Cremlino sostiene da sempre il regime di Assad, e Iran, che sta faticosamente tentando di rilanciare il negoziato sul nucleare con l'occidente. Ma proprio Teheran, teorico alleato di Mosca, non l'ha presa bene. Le nuove richieste di Mosca, che pretende dagli Usa garanzie scritte che le sanzioni per l'invasione dell'Ucraina non colpiscano la cooperazione economica con l'Iran, "non sono costruttive" per i negoziati sul nucleare, ha dichiarato a Reuters un funzionario iraniano.
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