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Tafuro: "Le sanzioni sono l'unica arma. Zelensky potrebbe farsi da parte"

Crisi Ucraina, Tafuro (analista Ispi): “Zelensky potrebbe essere costretto a cedere se il costo in vite umane diventasse troppo alto”

Putin ha chiesto all'esercito ucraino di "prendere il potere" a Kiev e di rimuovere il presidente Zelensky, per facilitare il raggiungimento di un accordo. Il prolungarsi dell'invasione, con tutto ciò che comporta dal punto di vista umanitario ed economico per l'Ucraina, potrebbe far materializzare questo scenario. E' quanto dichiara ad Affaritaliani.it Eleonora Tafuro Ambrosetti, ricercatrice per Russia, Asia Centrale e Caucaso all'Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi). “Zelensky non è Yanukovich, il presidente che scappò in Russia dopo l'Euromaidan -sottolinea Tafuro-. Però Mosca potrebbe alzare talmente tanto il costo in termini di vite umane, che alla fine Zelensky potrebbe cedere. Quello che la Russia vuole è esattamente questo”.

“Putin -spiega Tafuro- puntava ad avere una rassicurazione dalla Nato, se non formalmente, almeno attraverso un compromesso a porte chiuse. Oppure avere dall'Ucraina una rassicurazione che sarebbe rimasta neutrale. O altrimenti prendersi tutto questo con la forza. Quest'ultima era un'opzione che purtroppo non ci aspettavamo, ma che invece si è verificata. L'epilogo di questa operazione militare secondo Putin è la capitolazione del governo di Kiev. Zelensky potrebbe essere costretto dal costo in vite umane a capitolare, ad abbandonare. Sarebbe un grave colpo per l'Ucraina e per la comunità internazionale se Mosca riuscisse nell'intento di far nascere a Kiev un governo non filo-occidentale”.

A livello internazionale, la strada delle sanzioni è l'unica che possono percorrere Stati Uniti e UE, considerando che l'Ucraina non è membro della Nato.

“Il problema è che noi non abbiamo altre armi a parte le sanzioni -ha affermato Tafuro-. E' difficile ipotizzare delle soluzioni alternative. Stiamo assistendo ad un'invasione su larga scala e purtroppo non ci resta che mettere in atto le sanzioni più dure che abbiamo minacciato, perché ne va anche della credibilità europea. Non sono ingenua, so perfettamente che ci sono dei costi economici molto alti, però siamo in una situazione in cui i costi politici sul lungo periodo potrebbero essere ancora maggiori”.

 

 

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