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Talk italiani con ospiti filo-russi pagati da Putin. Il sospetto del Copasir



Il comitato per la Sicurezza apre un dossier. Convocato l'ad della Rai Fuortes per fare chiarezza sul criterio di scelta degli opinionisti in tv
Guerra Russia Ucraina, il caso Lavrov. Il Copasir convoca l'ad Fuortes
La guerra in Ucraina continua e dopo le parole pronunciate oggi da Putin, in occasione della festa della liberazione dal fascismo, c'è il rischio di un'escalation del conflitto. Il presidente russo non ha fatto nessun accenno alla volontà di fermare gli attacchi, ma piuttosto ha chiamato tutti i russi alle armi per difendere la patria. Un segnale preoccupante per il mondo. Intanto prosegue la polemica in Italia sugli opinionisti in tv, adesso - si legge su Repubblica - anche il Copasir ha deciso di aprire un fascicolo sul tema. Per questo chiederà agli autori dei talk show chi sceglie gli ospiti. Il caso del Primo maggio con Lavrov e Solovyev in onda nello stesso momento non è passato inosservato al comitato per la Sicurezza. Il terreno è scivoloso. Perché, evidentemente, c’è di mezzo la libertà di informazione.
L’intenzione ora - prosegue Repubblica - è di procedere per gradi. Per il momento verrà ascoltato soltanto il management della televisione pubblica per capire se dietro la presenza di opinionisti stranieri nei talk show italiani non ci sia soltanto il giornalismo. O il caso. Ma "un’operazione di disinformazione organizzata e pensata a monte da uomini del governo russo". È il sospetto del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che ha programmato nei prossimi giorni una serie di audizioni: il direttore dell’Aisi Mario Parente (l’11 maggio), l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes (il 12) e il presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella (il 18). Il primo maggio scorso contemporaneamente in prima serata in Italia sono andate due interviste. Quella al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov (Rete4) e quella al giornalista amico di Putin Vladimir Solovyev (La7). Due voci ufficiali di Putin entrambi sotto sanzioni da parte dell’Italia e della Ue.