Politica
Draghi va da Macron. In Europa comanda anche l'Italia: verso un Recovery bis



Confindustria francese: "Il nucleo è a tre: Parigi-Berlino e adesso anche Roma". Il capo dell'Eliseo promette al premier italiano nuovi fondi europei
Italia e Francia più unite in Europa. "Ma non bisogna umiliare Putin"
Mario Draghi è stato a cena da Macron a Parigi. Primo bilaterale Italia-Francia dopo la rielezione del presidente francese. All’ombra della Tour Eiffel - si legge sul Corriere della Sera - il premier è arrivato per aprire oggi il meeting dell’Ocse che vede l’Italia presidente di turno e non si è fatto scappare l’occasione di una cena all’Eliseo, durata quasi quattro ore. Nel menu, il sostegno all’Ucraina dopo il via libera della Ue al sesto pacchetto di sanzioni, la necessità di rafforzare l’autonomia dell’Unione sulla difesa e sull’energia e la vicendevole voglia di rinsaldare ancor più le relazioni tra Parigi e Roma sulle basi del Trattato del Quirinale. E a sorpresa, anche l'apertura per un possibile Recovery plan bis.
In cima all’agenda di Draghi - prosegue il Corriere - c’è anche la ricerca di una posizione condivisa sulla prospettiva delle adesioni alla Ue. Il premier vuole aprire le porte all’Ucraina dando a Kiev lo status di candidato. Parigi frena in asse con Berlino. La richiesta di Macron di «non umiliare Putin» e il sospetto che Parigi persegua un piano di pace che preveda la rinuncia, da parte di Zelensky, di parte dei territori conquistati dall’esercito russo, continuano a segnare una distanza. Il presidente di Confindustria della Francia apre ad un nuovo ruolo in Europa per l'Italia. "Sta dimostrando - spiega Bernard Spitz al Corriere - una grande solidità in tempi difficili. È un momento forte del rapporto tra i due Paesi, il 12 luglio a Parigi ne parleremo nel forum annuale MedefConfindustria, dove molte imprese italiane e francesi discuteranno della loro cooperazione. Al tradizionale asse francotedesco si sta aggiungendo un asse francoitaliano, grazie al Trattato del Quirinale. Questo porterà a un triangolo equilibrato con i tedeschi, fondamentale per costruire un’Europa sovrana".