Politica
M5s, Spadafora attacca Conte: "Deficit politico non si colma con popolarità"



L'ex ministro durissimo con il suo leader. Dopo la beffa in Commissione Esteri, tra i grillini c'è chi adesso evoca la crisi: "Fuori dalla maggioranza"
M5s nella bufera dopo voto in Commissione Esteri: "Fuori dal governo"
Il M5s sta vivendo un momento di forte tensione al suo interno. La decisione presa ieri di eleggere come presidente della Commissione Esteri Stefania Craxi di Forza Italia al posto del grillino Licheri ha creato lo scompiglio nel Movimento. Nei Cinque Stelle - si legge sul Corriere della Sera - l’accaduto non potrà non avere strascichi. I contiani insorgono. "Giocano sporco, impariamo a farlo anche noi", twitta Gianluca Castaldi, che parlando all’AdnKronos evoca l’uscita dalla maggioranza. Nel partito, però, ci sono posizioni diverse. Alcuni senatori sostengono di aver tentato di dissuadere i vertici a puntare solo su Licheri, invitandoli a giocare una seconda carta. "Non ci hanno ascoltato e questo è il risultato", ribadiscono. Le tensioni interne rischiano di deflagrare al prossimo round.
A rincarare la dose - prosegue il Corriere - arrivano le durissime parole dell'ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora nei confronti del suo leader, Giuseppe Conte. "La leadership di Conte ha un deficit politico molto grande ed è un deficit politico che non può essere colmato con la popolarità". L’ex ministro ieri a Milano alla presentazione della sua autobiografia Senza riserve (edita da Solferino) mette in chiaro che cosa sta tradendo il presidente M5s: "L’illusione che il consenso popolare ricevuto durante la pandemia potesse trasformarsi in capacità politica, laddove capacità politica significa saper gestire un partito e i gruppi parlamentari, avere un’agenda adeguata anche per trattare con gli altri".
