Migranti, Tajani: "Parigi, reazione sproporzionata". Ma Mulé critica i divieti
Mulé: "Divieti sbagliati ma la Francia non può farci lezioni"
Migranti, Tajani: "Reazione Francia sproporzionata, ora piano Ue"
La reazione della Francia alla questione dei migranti salvati dalla nave Ocean Viking è stata "sproporzionata, anche per questioni loro di politica interna" e ora "è l'Europa che deve fare un piano, non l'Italia". Lo ha detto, in un'intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Sulla disputa con il governo francese, il capo della Farnesina ha detto che l'Italia sul tema migranti ha "posto un problema politico, non volevamo creare alcuna polemica. Vogliamo un'azione europea pià forte perché i settemila chilometri di costa italiana sono la frontiera Sud dell'Europa".
Secondo Tajani, "servono un vero piano Marshall europeo per l'Africa e accordi con Libia, Tunisia, Marocco, Niger e altri Paesi del Sahel". Il ministro ha negato l'isolamento internazionale dell'Italia: "Non siamo affatto isolati - ha detto - Germania e Lussemburgo rispetteranno i patti, come noi. E sono solidali anche Grecia, Malta e Cipro che hanno firmato con l'Italia una dichiarazione congiunta dei ministri dell'Interno perché hanno lo stesso problema".
Mulé: "I divieti un errore ma la Francia non può darci lezioni"
Eppure, in Forza Italia c'è anche chi frena sui divieti alle ong. Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera, dice a Repubblica: "L’Italia è frustrata da un atteggiamento dell’Europa distante dalle necessità umanitarie e politiche. Non appena si è presentata, da parte di un’Ong, l’ennesimo atteggiamento di sfida e di sfregio alle regole, il governo ha attuato il divieto di sbarco. Un fallo di frustrazione, appunto. Che ha generato un atteggiamento da parte della Francia che non sta né in cielo né in terra".
Mulè, come tanti, pensa dunque che forse sui divieti l'Italia è stata indotta in errore ma non accetta la reazione francese: "Faccio mie le parole del vescovo di Ventimiglia che da anni vive un dramma quotidiano ai confini con la Francia e che ha parlato di disumanità dei gendarmi francesi. Una ritorsione come quella minacciata da Parigi, in un ambito umanitario diventa un ossimoro. La Francia sui diritti non ha nulla da insegnarci", dice sempre a Repubblica.
Iscriviti alla newsletter