Giustizia, Parodi (ANM) a Nordio: "Difendere i valori in cui si crede giustifica qualunque rischio" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 12:42

Giustizia, Parodi (ANM) a Nordio: "Difendere i valori in cui si crede giustifica qualunque rischio"

Su Affaritaliani la replica al ministro della Giustizia

Di Alberto Maggi

Nordio: "I magistrati con il referendum rischiano l'umiliazione". La risposta di Cesare Parodi, presidente dell'ANM


"Rispetto l'opinione del ministro, ma credo che difendere i valori in cui si crede giustifichi qualunque tipo di rischio in nome proprio delle garanzie per i cittadini". Con queste parole Cesare Parodi, presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati (ANM), interpellato da Affaritaliani, risponde alle parole del ministro della Giustizia Carlo Nordio, secondo il quale 'i magistrati con il referendum (sulla riforma costituzionale della giustizia voluta dal governo di Centrodestra, ndr) rischiano l'umiliazione'.

"Il meccanismo referendario ci consente di aprire un dialogo con i cittadini, veri destinatari della riforma che forse attenderebbe provvedimenti diversi, concreti e immediati. E ci rivolgiamo a tutti, elettori di tutti i partiti perché crediamo che in teoria tutti potrebbero condividere le nostre opinioni. Sbagli che vede in noi un atteggiamento politico o oppositivi. Se così fosse, noi sarei qui. Questo non deve diventare un referendum pro o contro il governo o la Magistratura ma sulla condivisione o meno di valori. Il che è forse più importante", conclude il presidente dell'ANM Parodi.

LE PAROLE DEL MINISTRO NORDIO - "I magistrati con il referendum rischiano l'umiliazione" - "Ho paura di vincere il referendum, dopo un dibattito cruento che veda coinvolta la magistratura. Perché se questa si accodasse alla politica, o peggio ne guidasse la carica, una sconfitta sarebbe un'umiliazione che inciderebbe sulla sua credibilità, già pericolosamente crollata. E da cittadino e da magistrato non me lo auguro. La giustizia e' lacrime e sangue delle persone, non può essere strumentalizzata a fini elettorali". Lo afferma, in una intervista al quotidiano "la Repubblica", il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Per l'esponente dell'esecutivo, "la riforma è la logica conseguenza del Codice voluto da Vassalli, eroe della Resistenza, e il dibattito dovrebbe esser contenuto in termini razionali. Ma gli aggettivi usati dall'opposizione, e anche da una parte della magistratura, sono stati così aggressivi da rendere difficile un confronto. La legge riafferma l'assoluta indipendenza della magistratura requirente e giudicante: basta leggere il testo. Questa riforma e' stata voluta dai cittadini che ci hanno votato. Il resto e' processo alle intenzioni, ovvero vuota e inconsistente polemica".

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