Politica
Servizi, Draghi conferma i capi 007. C'è paura di estensione della guerra



Si va verso la proroga per altri due anni di Mario Parente (Aisi) e Giovanni Caravelli (Aise), per via della possibilità di allargamento del conflitto
Servizi, Parente e Caravelli verso la proroga per altri due anni
La guerra in Ucraina fa paura e non si sa dove possa portare. Il rischio che il conflitto diventi mondiale è elevato. Per questo il premier Mario Draghi - si legge sul Fatto Quotidiano - sembra deciso a riconfermare nei propri ruoli di vertice due figure chiave dell'intelligence italiana. Si va verso la proroga per altri due anni dei numeri uno dell'Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna), Mario Parente, e dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna), Giovanni Caravelli. Entrambi in questi anni hanno ottenuto molti apprezzamenti per il lavoro svolto, sarebbe davvero difficile trovare successori graditi a tutta la composita maggioranza di governo. Inoltre non avrebbe senso intervenire su funzioni così strategiche durante la guerra in Ucraina.
All'attuale sistema di proroghe - prosegue il Fatto - si è arrivati dopo due interventi legislativi. Nell’autunno del 2020 fu il governo Conte-2 che inserì nel decreto d’agosto (che prorogava l’emergenza Covid) una norma sulla durata degli incarichi ai vertici dell’Aise, dell'Aisi e del Dis (il Dipartimento di Palazzo Chigi a cui fanno riferimento le agenzie operative) che permette la conferma per ulteriori 4 anni. Il governo Draghi ha poi inserito nel Milleproroghe un comma che, confermando il limite di 8 anni, consente più proroghe temporanee. Ora l’esecutivo utilizzerebbe quelle norme per garantire continuità agli apparati di intelligence in un momento di estrema delicatezza e tensione.