Economia
Dazi, la timida risposta dell'Ue. Corsa contro il tempo per evitare la mazzata. Trump: "Dai guadagni un possibile dividendo per i meno abbienti"
Da giovedì scatteranno le nuove tariffe al 15%. Bruxelles tentenna: "Evitiamo provocazioni"

Trump: "Dai dazi un possibile dividendo per i meno abbienti"
Donald Trump ha spiegato che le "centinaia di miliardi di dollari" generati dai dazi serviranno a ridurre il debito pubblico. Il presidente degli Stati Uniti ha ipotizzato anche una "distribuzione o un dividendo per i cittadini del nostro Paese, direi per le persone a medio e basso reddito". Sulla riduzione del debito ha sottolineato che "avremmo dovuto farlo molti anni fa, e io l'ho fatto durante il mio primo mandato con la Cina. Non siamo riusciti a fare il resto a causa del Covid. E non si poteva davvero andare in Francia, Spagna e Italia e dire: 'sapete, iniziamo a parlare di dazi'. Ma la Cina ci avrebbe fatto guadagnare centinaia di miliardi di dollari in dazi. Di nuovo, è che Biden ha rovinato tutto".
Dazi, l'Ue teme Trump: "Niente provocazioni". Così il 15% adesso fa meno paura
Corsa contro il tempo dell'Europa per cercare di limitare i danni nella guerra commerciale voluta da Trump. Da giovedì, senza nuovi accordi, scatteranno i tassi al 15%. Ma la linea di Bruxelles non è quella di provocare gli Usa ma solo di cercare di ottenere un accordo migliore, anche se per la Casa Bianca l'accordo ormai è praticamente ufficiale. I 27 Paesi dell'Ue però non sono uniti sulla guerra dei dazi e qualcuno addirittura come la Germania di Merz - riporta Il Corriere della Sera - valuta addirittura di trattare direttamente con Trump per ottenere una percentuale minore. Ma la linea dell'Ue è quella di evitare tensioni con gli Stati Uniti e per questo oggi verranno sospesi ufficialmente i controdazi europei.
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Del resto, è il ragionamento che si fa Palazzo Berlaymont, se non si procedesse con il "blocco" delle tariffe dopo l’ordine esecutivo approvato da Donald Trump venerdì scorso, equivarrebbe a rimettere tutto in discussione. Nelle ultime ore le disposizioni impartite da Ursula von der Leyen a tutti i "negoziatori" europei sono state molto nette: "Dobbiamo fidarci degli Stati Uniti e bisogna evitare tutte le provocazioni. Questo accordo va chiuso". Tra gennaio e luglio l’incasso è stato di 152 miliardi di dollari, circa il doppio dei 78 miliardi del 2024. Con il nuovo sistema di dazi reciproci le entrate saliranno a 360 miliardi.