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Economia
Guerra, diesel schizza a 2 € al litro. Le Maire: choc energetico come nel '73

Guerra Russia Ucraina, incrementi senza fine del carburante. Stangata per famiglie e imprese 

La guerra tra Russia e Ucraina fa mettere le ali ai prezzi dei carburanti: con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo che hanno chiuso ieri ancora in forte crescita per la settima seduta di seguito, specialmente il diesel, le compagnie effettuano oggi un nuovo giro di rialzi sui prezzi raccomandati. In particolare, Eni sale di 8 centesimi su benzina e diesel, Q8 e Tamoil salgono di 6 cent sulla verde e di 8 cent sul diesel, mentre IP sale di 5 cent sulla benzina e di 8 sul diesel.

I prezzi praticati dei due carburanti, di conseguenza, come spiega l'agenzia di stampa economica Radiocor, continuano a registrare netti aumenti: la media del diesel servito viaggia verso i 2,1 euro al litro, mentre si avvicina ai 2 euro nella modalità self, già raggiunti in alcuni distributori. Ma non solo il diesel. Anche la verde, la benzina, continua a salire e ormai stabile sopra i 2,1 euro nel rifornimento con servizio. Corposi rincari si registrano anche per i prezzi praticati del metano auto.

Più nel dettaglio, in base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self vola a 2,048 euro al litro, con i diversi marchi compresi tra 2,039 e 2,076 euro/litro (no logo 2,013). Il prezzo medio praticato del diesel self sale a 1,966 euro/litro (ieri 1,910) con le compagnie posizionate tra 1,932 e 2,040 euro/litro (no logo 1,955).

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato cresce a 2,154 euro/litro (ieri 2,126) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 2,121 e 2,252 euro/litro (no logo 2,053). La media del diesel servito schizza a 2,074 euro/litro (ieri 2,032) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 2,082 e 2,131 euro/litro (no logo 1,991). I prezzi praticati del Gpl registrano leggeri assestamenti all'insù e vanno da 0,863 a 0,883 euro/litro (no logo 0,861). Infine, il prezzo medio del metano auto è in crescita e si posiziona tra 1,901 e 2,077 (no logo 2,062).

Ucraina, Le Maire: rialzo prezzi energia paragonabile a shock petrolifero 1973

L'attuale crisi energetica segnata dall'impennata dei prezzi è “paragonabile per intensità, brutalità, allo choc petrolifero del 1973", ha affermato il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire secondo cui un secondo massiccio piano di aiuti pubblici, sul modello di quello al lavoro durante la crisi del Covid-19, "non farebbe che alimentare l'aumento dei prezzi". “Nel 1973, ha aggiunto Le Maire, lo choc inflazionistico ha "portato Le banche centrali ad aumentare massicciamente i tassi: una scelta che ha ucciso la crescita". Si è determinata una stagflazione, che "è proprio quello che non vogliamo rivivere nel 2022", ha detto Le Maire.

Carburanti, Coldiretti: "Bolletta da otto miliardi per l'agricoltura italiana" 

Per lo scoppio della guerra e il balzo dei costi energetici l'agricoltura deve pagare una bolletta aggiuntiva di almeno otto miliardi su base annua, rispetto all'anno precedente, che mette a rischio coltivazioni, allevamenti, e industria di trasformazione nazionale ma anche gli approvvigionamenti alimentari di cinque milioni di italiani che si trovano in una situazione di indigenza economica. Lo rileva l'analisi della Coldiretti sugli effetti del balzo dei prezzi di benzina e gasolio sotto la spinta dell'aumento del petrolio mentre la produzione industriale e' in calo secondo gli ultimi dati Istat.

"Dall'inizio del conflitto, sottolinea la Coldiretti, si è verificato un balzo medio di almeno un terzo dei costi produzione dell'agricoltura a causa degli effetti diretti ed indiretti delle quotazioni energetiche. Nel sistema produttivo agricolo i consumi diretti di energia includono il gasolio per il funzionamento dei trattori, per il riscaldamento delle serre e per il trasporto mentre i consumi indiretti sono quelli che derivano dall'energia necessaria per la produzione di prodotti fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica".

"Il comparto alimentare richiede invece ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.

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